giovedì 30 aprile 2009

Primo maggio - Euromayday 2009


In Italia e in Europa precari e migranti festeggiano un primo maggio di gioia e rabbia

Rotta verso il futuro! Nella city di Londra e nelle strade di Atene, nelle università e scuole che cavalcano l’Onda dei movimenti per il diritto al sapere e alla formazione, l’Europa si solleva contro il neoliberismo e i suoi disastri. Abbandoniamo la nave liberista che affonda e usciamo dalla crisi con nuovi diritti! La sicurezza che vogliamo si chiama reddito, diritti nel lavoro e oltre il lavoro, cittadinanza per i migranti, diritto alla casa, scuola e sanità pubbliche e di qualità, trasporti gratuiti, conoscenza e formazione libere e condivise, tutela della salute sui luoghi di lavoro.

In questo 2009 italiano, all’orizzonte scorgiamo più precarietà, vessazioni contro i migranti, paura del futuro, intolleranza sociale. Eppure il consenso dei sudditi nei confronti dell’imperatore aumenta.
La crisi viene vissuta come un elemento alieno, come se noi non contassimo niente, nel bene e nel male, nell’economia globalizzata. Nel frattempo, la direzione in cui si muovono i governi europei è chiara:
proteggere con miliardi di euro le banche e le imprese che hanno provocato la crisi. In questi anni la finanziarizzazione dell’economia ha definitivamente trasformato il profitto in rendita e saccheggio. Per questo è ancor più urgente una battaglia europea, oltre che italiana, per l’accesso a un reddito
sociale incondizionato, sotto forma di denaro e anche di accesso a un pacchetto di servizi e beni comuni essenziali.

La risposta di Tremonti (Dio, patria e famiglia) è un abile modo di non toccare i veri problemi sollevati dalla crisi. Il governo ha attaccato il contratto nazionale, limitando il diritto di sciopero; le imprese ristrutturano e precarizzano, licenziano e non rinnovano i contratti
precari, non investono ma cercano solo disperatamente di salvare i profitti. Il «Piano casa» del governo è un regalo alla speculazione, non offre risposte alla crisi abitativa, soprattutto ai precari - giovani, single, migranti - che rivendicano il diritto all’abitare. Il centrodestra propone meno diritti e qualche aggiustamento degli ammortizzatori sociali; il centrosinistra, capitanato da Franceschini detto Cuor di leone, ne propone l’allargamento. Ma ammortizzatori che si applicheranno solo a una piccola percentuale dei lavoratori servono di più alla propaganda confindustriale che ai precari.

Dalle strade di Roma, Milano e Palermo la Mayday lancerà un percorso di analisi, di agitazione, di critica a un modello di sviluppo insostenibile. Noi precari e precarie, nativi o migranti, viviamo tutti i giorni la precarietà sulla nostra pelle. Abbiamo il diritto di dire a cosa aneliamo. Vogliamo cittadinanza e vogliamo un welfare che sposti i diritti dal contratto verso la persona. Chiediamo la garanzia del reddito per poter rifiutare i lavori a più alto tasso di sfruttamento e sfuggire ai ricatti
che ci impediscono di generare conflitto, lottare per i nostri diritti e per la riappropriazione dei beni comuni: casa, conoscenza, formazione e informazione, mobilità, socialità, spazi pubblici

Ps: La rete Mayday dell’Aquila ha camminato con noi per tanti anni e ora, sommersa dal terremoto, sta lottando per una ricostruzione trasparente, partecipata, dal basso. Siamo dalla vostra parte!

Primo maggio 2009
Milano, Porta Ticinese Ore 15.00
Palermo Piazza Marina Ore 16.00
Roma, Porta maggiore. Ore 12.00

Berlino, Brema, Den Bosch, Gent, Gornja Radgona, Amburgo, Hanau, Helsinki,
Liegi, Lisbona, Malaga, Porto, Terrassa, Tubingen, Vienna.

Mayday: make them pay!

mercoledì 29 aprile 2009

Europee: presentate le liste

"Noi non abbiamo candidato personaggi del mondo dello spettacolo che finiscono per essere specchietti per le allodole. Noi abbiamo in lista candidati veri".
Paolo Ferrero sottolinea cosi' la diversita' della lista per le europee che mette insieme Prc, Pdci e Socialismo 2000. Oggi insieme a Oliviero Diliberto e Cesare Salvi c'e' stata la presentazione delle candidature per il Parlamento europeo: tanti operai, intellettuali, scrittori, rappresentanti del mondo dell'immigrazione. Target giusto, insomma, per la 'lista dei comunisti' in campo in modo alternativo e distinto non solo al Pd ma anche all'altra formazione di sinistra, quella di Nichi Vendola, Verdi e Sd.

I capolista sono Vittorio Agnoletto al Nord Ovest e al Sud, Oliviero Diliberto al Centro, Lidia Menapace al Nord Est e Margherita Hack al Sud. Dietro ad Agnoletto in lista al Nord Ovest ci sono, tra gli altri, Haidi Giuliani, Ciro Argentino (operaio della Thyssen Krupp), Dijana Pavlovic (attrice Rom), Antonello Mulas (delegato Fiom Mirafiori). Al Nord Est lo scrottore Valerio Evangelisti, Cinzia Colaprico (operaia cassintegrata Zanussi), Sergio Minutillo (primario cardiologo di Trieste), Emilio Franzina (professore e esponente del movimento 'No Dal Molin').

Al centro Nicoletta Bracci (bracciante agricola), Andrea Cavola (Sdl Alitalia) e Bassam Saleh della comunita' palestinese. Al Sud Ciccio Brigati (operaio Ilva), Domenico Loffredo (operaio Fiat Pomigliano), Massimo Villone (costituzionalista). Nelle Isole, insieme alla astrofisica Margherita Hack, la scrittrice e pedagogista Renato Governali.

Unico tra i leader candidati e' Diliberto, visto che Salvi e Ferrero hanno deciso di restare fuori dalle liste. "Io penso che fare il segretario di Rifondazione sia un compito abbastanza arduo", spiega Ferrero e Diliberto sottolinea come il suo impegno per le europee sia autentico visto che non ricopre altri incarichi istituzionali: "Non faccio mica il governatore della Puglia io..."dice sarcastico riferendosi a Nichi Vendola, capolista per 'Sinistra e Liberta'.

E Cesare Salvi aggiunge che la differenza con 'Sinistra e Liberta' sta anche nel rapporto con il Pd: "Nonostante la censura mediatica la partecipazione alle nostre iniziative e' folta e combattiva, penso che la sinistra debba avere una sua autonomia dal Pd, l'altra componente della sinistra sostiene Bassolino, Renzi e Penati alle amministrative, io, pur rispettandoli, la penso diversamente. Dove e' possibile ci si allea ma dove prevale il moderatismo meglio avere la propria autonomia e propri candidati".

Quindi Diliberto guarda al futuro: "Dobbiamo abituraci a parlare con una voce sola in vista non solo della lista di oggi ma del progetto politico di domani", un progetto dalla parte dei 'deboli'.
Per questo in lista c'e' un operaio come Ciro Argentino che, insieme ad altri trenta che hanno fatto causa alla Thyssen, non e' stato riassunto dall'azienda. "Fino a quando chi si batte per i diritti resta disoccupato ci saremo noi a combattere contro queste ingiustizie. Votate per noi -dice Diliberto rivolto ai cronisti- e' l'unico voto utile".

domenica 26 aprile 2009

Scuola, Simonetti: riprendere la mobilitazione

“L’appello lanciato dalla Consulta cittadina di Potenza sulla scuola non può essere lasciato cadere nel vuoto o nascondendosi dietro interpretazioni tecnico - burocratiche della normativa - capestro del ministro Gelmini che trova a Potenza nell’Ufficio Scolastico Regionale il suo ‘notaio’ esecutore della manovra di tagli”. E’ quanto sostiene la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, ricordando che “da giorni, subito dopo l’ufficializzazione dei tagli decisi con ordinanza a firma del ministro Gelmini sia per il personale docente che Ata delle scuole lucane, ho messo in guardia la Giunta regionale, le Province e i Comuni da non sottovalutare e quindi ho sollecitato di definire una strategia politico-istituzionale comune di risposta”.

“Nel caso del capoluogo – aggiunge Simonetti – la situazione denunciata dalla Consulta sulla scuola è ancora più grave perché non sono in gioco una direzione didattica in più o in meno o un istituto comprensivo o una materna che da comunale diventa statale (o piuttosto viceversa) ma viene stravolto il modello educativo – formativo - didattico che, piaccia o non piaccia, l’Amministrazione comunale ha scelto in concertazione con tutte le componenti della scuola. Per questa ragione ridurre la questione ad una ‘disputa’ tra Comune e Ufficio Scolastico Regionale e peggio ancora ad un’interpretazione di norme di interpretazione sui cosiddetti ‘punti di erogazione dei servizi scolastici’ è riduttivo e fuorviante rispetto alle implicazioni fortemente penalizzanti per il sistema scolastico di Potenza”.

“Come ho già proposto – continua Simonetti – è necessario riprendere la mobilitazione unitaria istituzioni (Regione, Province, Comuni), sindacati, personale della scuola e genitori perché la conoscenza non può essere considerata un ‘bene di lusso’. Attrezzarsi con una strategia proiettata all’anno scolastico 2010-2011 è ancora più importante in considerazione che la manovra dei tagli della Gelmini non finisce certamente qui e che anzi produrrà altri effetti negativi sui livelli occupazionali e sul mantenimento di scuole primarie specie nei più piccoli comuni”.

Per Simonetti “c’è un’altra strada da seguire: i genitori e i docenti richiedano di visionare il Piano dell’offerta formativa offerto dai singoli istituti alle famiglie ed esigano dai dirigenti scolastici l’esplicitazione dei numeri: fondi investiti, numero di docenti impegnati, ore di insegnamento per alunno, numero di alunni per classe, ore di compresenza, docenti di appoggio a disposizione, eccetera. Individuino la differenza tra la reale offerta formativa del nuovo anno scolastico con quelli passati e pretendano di metterla in discussione! Vengano, inoltre, informati anche i genitori degli alunni che il prossimo anno frequenteranno la prima elementare: soprattutto a loro che occorre spiegare bene cosa ci rimetteranno i loro figli a essere nati esattamente sei anni fa. Infine bisogna predisporre misure concrete a favore dell’esercito dei docenti precari destinato a crescere con i tagli ufficializzati che, non va sottovalutato, sono più pesanti di quelli previsti dal piano regionale di dimensionamento scolastico”.

venerdì 24 aprile 2009

Frammartino: elezioni un'occasione per la provincia di Matera

“Le elezioni provinciali del giugno prossimo, possono rappresentare per la provincia di Matera un’ occasione per di ridare slancio ad una terra oggi più che mai bisognosa di un progetto di sviluppo e di riqualificazione sociale e territoriale”.
Ad affermarlo è il segretario provinciale del Prc di Matera Ottavio Frammartino che aggiunge: “Occorre rilanciare una stagione politica nuova, che sappia ridare slancio alla nostra economia e che inauguri un nuovo modo di interpretare le esigenze che vengono dai cittadini, che chiedono più protezione sociale come purtroppo non è stato finora. Occorre una gestione che non sia frutto di una politica autoreferenziale indifferente alle istanze e ai bisogni della società, specialmente in un momento in cui il potenziamento dei servizi da rendere ai cittadini diventa di vitale importanza.
Non si può pensare di rilanciare il centrosinistra - prosegue - allargandolo alle aggregazione civiche che per cultura e appartenenza non si ritrovino nella tutela degli interessi dei ceti popolari, dei lavoratori e lavoratrici , ma si può e si deve allargare l’alleanza alla società civile , per far ciò bisogna lavorare su un programma che riduca la lontananza tra i cittadini e la politica. O sappiamo rilanciare un progetto capace di dare risposte a queste istanze, con azioni di forte discontinuità programmatica con politiche di gestione della cosa pubblica e delle risorse, che sappiano valorizzare il territorio, che diano pari opportunità di accesso al lavoro e tutelino la richiesta di nuovi spazi ed accessi alle nuove forme di libertà, o altrimenti stiamo facendo un’altra cosa dai confini indefiniti, che non danno nessuna certezza sia sulla tenuta politica che su quella programmatica , e soprattutto non tengono unito il quadro politico del centrosinistra.
E proprio partendo da questo – sostiene Frammartino - che riteniamo che il Pd deve superare la proposta avanzata in questi giorni, per la presidenza della provincia, accogliendo anche la richiesta che viene da molti suoi militanti e da un pezzo importatane della sinistra diffusa , di lavorare su una persona che tenga unita la coalizione, non ne snaturi il profilo politico e i riferimenti sociali. Ci auspichiamo – conclude - inoltre che al Pd a cui tocca la responsabilità di indicare il candidato presidente raccolga l’invito di larga parte della società civile e della sinistra , quello di un cambio di genere perché ci sia una candidata presidente per la Provincia di Matera, che abbia un forte radicamento elettorale e popolare, che potrebbe questo si segnare una svolta e dare prospettiva per il futuro del centrosinistra e battere le destre in provincia di Matera, compito e responsabilità che in questo a momento a cui nessuno e nessuna si può sottrarre”.

giovedì 23 aprile 2009

Ferrero: no global? Berlusconi ci trova già a L'Aquila dal primo giorno

Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se

Se Berlusconi crede di ‘evitare’ i no global facendo il G8 a L’Aquila, si sbaglia completamente. Il presidente del consiglio dovrebbe aver la cura di informarsi meglio in merito. I vituperati no global, infatti, sono già a L’Aquila in forze dal primo giorno successivo al sisma per portare la loro solidarietà attiva. Decine di giovani si sono messi in movimento attraverso le Brigate di solidarietà attiva, stanziatesi in località Tempera, con un campo nella zona di San Biagio e successivamente un altro a Camarda.


Qui le brigate hanno realizzato magazzini e cucine da campo, che già dal 6 aprile hanno cominciato a fornire 1.500 pasti caldi a giorno, e ancora di più nei giorni successivi. Con le brigate i giovani no global hanno portato nella zona due psicologi e realizzato l’allestimento di spazi ricreativi con tv e internet point per giovani e meno giovani, un servizio docce e di lavanderia, un asilo popolare, una rete di rifornimento a domicilio per gli sfollati non sistemati nei campi, un parrucchiere.

I no global, dunque, Berlusconi e il G8 li troveranno nelle zone terremotate dove sono sin dal primo giorno al fianco delle popolazioni, con cui hanno stabilito un legame di solidarietà attiva e sincera di amicizia. Quella solidarietà che rappresenta il modo di concepire la società e il futuro del movimento no global, all’opposto della propaganda e la cinica mercificazione speculativa propugnata dal premier”.

Simonetti: il 25 aprile festa di tutti gli italiani

“Il venticinque Aprile rappresenta la tappa più importante della democrazia italiana; la conclusione di un percorso che va salvaguardato, consegnando alle nuove generazioni la memoria di quella parte della nostra storia”. E’ quanto dichiara la presidente del gruppo Prc, Emilia Simonetti, la quale sottolinea che “la liberazione dal nazifascismo con la restituzione ai cittadini della libertà è arrivata attraverso lotte, sofferenze, sacrifici, morti. Ricordare, oggi, significa lavorare a rafforzare, innanzitutto, i valori che sono alla base della nostra Costituzione Repubblicana.
La corretta lettura della storia degli anni che hanno preceduto il 25 Aprile ci deve far capire in quale direzione andare affinché il nostro Paese conservi intatti i principi della democrazia e della libertà.
La storia del sacrificio di tanti antifascisti non va dimenticata. A questa va collegato l’impegno di tutti ai diversi livelli per dare ai cittadini piena fruizione della democrazia e delle libertà a partire da quelle personali”.
“In quest’ottica – continua la consigliera - è un dovere prioritario da parte della politica creare le condizioni per liberare i cittadini dai bisogni più elementari: lavoro, assistenza, istruzione, casa, salvaguardia dell’ambiente. Democrazia e libertà devono significare anche un più facile accesso alle istituzioni e partecipazione reale ai processi decisionali. I valori del 25 Aprile nell’educazione dei giovani devono essere obiettivi prioritari che vanno alimentati dalle famiglie, dalla scuola e rafforzati dall’esempio del comportamento corretto di tutti noi impegnati nelle istituzioni, nella politica e nella società. Soprattutto in questa fase che attraversa il nostro Paese, democrazia e libertà si dovrebbero coniugare con solidarietà e giustizia sociale”.
“Il 25 Aprile – conclude la consigliera - deve essere la festa di tutti gli italiani perché, al di là degli avvenimenti, i valori che ne sono scaturiti rappresentano la vera forza unificante della nazione”.

giovedì 16 aprile 2009

Frammartino: integrare reddito ai cassintegrati

Il segretario del Partito di Rifondazione comunista di Matera, Ottavio Frammartino, in una nota, chiede al governo regionale di dar seguito alla proposta regionale presentata dalla consigliera Emilia Simonetti per l’integrazione del reddito ai cassintegrati. Frammartino rimarca anche la necessità di prolungare la durata della Cassa integrazione ordinaria a 104 settimane, condividendo la proposta del segretario generale della Cgil. Quanto al contratto di lavoro sottoscritto ieri della Confidustria con la Cisl e la Uil, per l’esponente del Prc si tratta di “un vero e proprio attacco alla difesa del salario dei lavoratori e lavoratrici”, che “garantisce meno salario e meno diritti”. “Su questo – conclude - noi continueremo e sosteremmo le iniziative di lotta dei lavoratori e lavoratrici”.

martedì 7 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: solidarietà attiva


Rifondazione Comunista ha organizzato Brigate di solidarietà attiva con le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.
Il campo di accoglienza dei nostri compagni è stato allestito in località Tempera, a pochi chilometri dall'Aquila.
La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funziona come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati.
Singoli o strutture che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati sono pregati quindi di chiamare il numero 085.66788

Chiunque volesse partecipare all'organizzazione dei soccorsi può chiamare:

Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati)
Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti)
Marco Fars: 334.6976120
Francesco Piobbichi: 334.6883166
o spedire una mail al seguente indirizzo:
piobbico@hotmail.com

C'è necessità urgente di: tavoli e sedie, coperte, sacchi a pelo, asciugamani, biancheria, pigiami, tende, gazebo, vestiario soprattutto per i bambini, generi di prima necessità (acqua, latte UHT, pasta, riso, biscotti, zucchero, caffè, pelati, olio, scatolame vario, carta igienica, saponette, sapone da bucato, spazzolini, dentifricio, detersivo per piatti, disinfettanti, carta da cucina, cerotti, guanti, sacchi per la spazzatura, assorbenti, pannolini e pannoloni per neonati e per anziani, omogeneizzati, piatti e bicchieri di plastica etc...)

ATTENZIONE! Facciamo un appello a tutti coloro che stanno partendo per portare il loro soccorso:
non partite senza aver prima chiamato i numeri messi a disposizione.
Siate attrezzati e soprattutto autosufficienti sia per quanto riguarda il vitto che l'alloggio.

Se volete invece mandare un contributo economico potete spedirlo a:

Conto Corrente Bancario
RIFONDAZIONE PER L'ABRUZZO
IBAN: IT32J0312703201CC0340001497

o tramite carta di credito: sottoscrizione online

per aggiornamenti o informazioni: www.partitosociale.org

SD- PDCI- PRC-MPS: atti concreti per popolo abruzzese

“Le drammatiche notizie in arrivo dall’Abruzzo, devastato da un terremoto di cui è ancora impossibile quantificare le vittime e i danni materiali, oltre a coglierci preoccupati, ci impongono una immediata mobilitazione”. E’ quanto si legge in una nota congiunta a firma dei coordinamenti provinciali di Sinistra democratica, Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione comunista e Movimento per la Sinistra.
“A partecipare agli eventi è l’intera comunità lucana, che ben conosce la tragedia di eventi sismici che, ancora una volta, si presentano col proprio carico di distruzione e di devastazione. Ed è anche in memoria di quanto questa comunità sia stata lacerata, all’inizio degli anni ’80, da quel portato di tragedia, che intendiamo immediatamente attivarci per dare vita ad una vasta mobilitazione di solidarietà nei confronti delle popolazioni abruzzesi”.
Un appello che Sd, Pdci, Prc e Mps rivolgono “alle istituzioni tutte – Regione, Province e Comuni – e all’intera società civile affinché, una volta che siano chiare le esigenze delle popolazioni coinvolte, ci si attivi per atti concreti di solidarietà necessari, cosa a cui noi diamo da subito la nostra disponibilità. Facciamo appello perché ci si coordini in tal senso a partire dalle prossime ore. Gli abruzzesi non vanno lasciati soli, serve il coinvolgimento e la partecipazione più larghe possibili per portare concretamente l’aiuto necessario”.

Simonetti su terremoto Abruzzo

"Anche per le mie origini abbruzzesi, la commozione per la tragedia del terremoto in Abruzzo è fortemente sentita". Lo ha detto la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, aggiungendo che "al cordoglio per le vittime e alla solidarietà per quanti hanno perso affetti familiari, casa e lavoro, va dato seguito attraverso azioni e iniziative che rispondano ai bisogni immediati dell'emergenza per pensare successivamente al dopo sisma. Penso perciò che sia necessario un coordinamento delle attività di solidarietà concentrando gli aiuti della Regione, degli enti locali e di associazioni, attraverso la struttura lucana dell'Ufficio di Protezione Civile, in uno o più paesi abruzzesi, facendo sentire direttamente la presenza dei lucani, vale a dire di quanti hanno già vissuto la dolorosa esperienza del terremoto. Per questo sono disponibile ad un raccordo di carattere istituzionale che passi attraverso le Presidenze del Consiglio e della Giunta".

sabato 4 aprile 2009

Frammartino: non sottovalutare racket nel Metapontino

“Chiediamo al presidente del consiglio comunale di Policoro di convocare un consiglio aperto esteso a tutti i sindaci del Metapontino , alle forze dell’ordine alle OO.SS. e a quelle di categoria ed insieme agli imprenditori colpiti da queste eventi delittuosi si possa discutere delle misure di contrasto e prevenzione da mettere in campo anche con iniziative di mobilitazione della cittadinanza contro tutte le mafie”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Ottavio Frammartino, segretario di federazione del Prc di Matera.
“Riteniamo preoccupante – aggiunge Frammartino - la sottovalutazione dei fenomeni criminali verificatosi in questi giorni nel Metapontino. E se anche il prefetto , così come dettoci dal sindaco minimizza la portata di tali atti circoscrivendoli in ambito della delinquenza comune occasionale o ordinaria, non percependo neanche lo stesso allarme fatta dai deputati del PDL con una lettera alla commissione antimafia, non ci sarebbe che rimanere preoccupati per come le nostre istituzioni intendono affrontare questo problema”.
Per Frammartino “non c’è da stare tranquilli, ma bisogna subito mettere in atto risorse umane rafforzando gli organici dei carabinieri e della polizia municipale , per attuare un controllo del territorio , rafforzare l’attività investigativa istituendo nell’ambito della Direzione regionale antimafia, uno specifico servizio per combattere l’allarmante fenomeno , chiedere una mobilitazione della società civili , delle forze sociali ed imprenditoriali, affermando che solo con una cultura della legalità senza sconti ed omertà si possono sconfiggere questi fenomeni che minacciano la nostra economia”.