"Noi non abbiamo candidato personaggi del mondo dello spettacolo che finiscono per essere specchietti per le allodole. Noi abbiamo in lista candidati veri".
Paolo Ferrero sottolinea cosi' la diversita' della lista per le europee che mette insieme Prc, Pdci e Socialismo 2000. Oggi insieme a Oliviero Diliberto e Cesare Salvi c'e' stata la presentazione delle candidature per il Parlamento europeo: tanti operai, intellettuali, scrittori, rappresentanti del mondo dell'immigrazione. Target giusto, insomma, per la 'lista dei comunisti' in campo in modo alternativo e distinto non solo al Pd ma anche all'altra formazione di sinistra, quella di Nichi Vendola, Verdi e Sd.
I capolista sono Vittorio Agnoletto al Nord Ovest e al Sud, Oliviero Diliberto al Centro, Lidia Menapace al Nord Est e Margherita Hack al Sud. Dietro ad Agnoletto in lista al Nord Ovest ci sono, tra gli altri, Haidi Giuliani, Ciro Argentino (operaio della Thyssen Krupp), Dijana Pavlovic (attrice Rom), Antonello Mulas (delegato Fiom Mirafiori). Al Nord Est lo scrottore Valerio Evangelisti, Cinzia Colaprico (operaia cassintegrata Zanussi), Sergio Minutillo (primario cardiologo di Trieste), Emilio Franzina (professore e esponente del movimento 'No Dal Molin').
Al centro Nicoletta Bracci (bracciante agricola), Andrea Cavola (Sdl Alitalia) e Bassam Saleh della comunita' palestinese. Al Sud Ciccio Brigati (operaio Ilva), Domenico Loffredo (operaio Fiat Pomigliano), Massimo Villone (costituzionalista). Nelle Isole, insieme alla astrofisica Margherita Hack, la scrittrice e pedagogista Renato Governali.
Unico tra i leader candidati e' Diliberto, visto che Salvi e Ferrero hanno deciso di restare fuori dalle liste. "Io penso che fare il segretario di Rifondazione sia un compito abbastanza arduo", spiega Ferrero e Diliberto sottolinea come il suo impegno per le europee sia autentico visto che non ricopre altri incarichi istituzionali: "Non faccio mica il governatore della Puglia io..."dice sarcastico riferendosi a Nichi Vendola, capolista per 'Sinistra e Liberta'.
E Cesare Salvi aggiunge che la differenza con 'Sinistra e Liberta' sta anche nel rapporto con il Pd: "Nonostante la censura mediatica la partecipazione alle nostre iniziative e' folta e combattiva, penso che la sinistra debba avere una sua autonomia dal Pd, l'altra componente della sinistra sostiene Bassolino, Renzi e Penati alle amministrative, io, pur rispettandoli, la penso diversamente. Dove e' possibile ci si allea ma dove prevale il moderatismo meglio avere la propria autonomia e propri candidati".
Quindi Diliberto guarda al futuro: "Dobbiamo abituraci a parlare con una voce sola in vista non solo della lista di oggi ma del progetto politico di domani", un progetto dalla parte dei 'deboli'.
Per questo in lista c'e' un operaio come Ciro Argentino che, insieme ad altri trenta che hanno fatto causa alla Thyssen, non e' stato riassunto dall'azienda. "Fino a quando chi si batte per i diritti resta disoccupato ci saremo noi a combattere contro queste ingiustizie. Votate per noi -dice Diliberto rivolto ai cronisti- e' l'unico voto utile".
Paolo Ferrero sottolinea cosi' la diversita' della lista per le europee che mette insieme Prc, Pdci e Socialismo 2000. Oggi insieme a Oliviero Diliberto e Cesare Salvi c'e' stata la presentazione delle candidature per il Parlamento europeo: tanti operai, intellettuali, scrittori, rappresentanti del mondo dell'immigrazione. Target giusto, insomma, per la 'lista dei comunisti' in campo in modo alternativo e distinto non solo al Pd ma anche all'altra formazione di sinistra, quella di Nichi Vendola, Verdi e Sd.
I capolista sono Vittorio Agnoletto al Nord Ovest e al Sud, Oliviero Diliberto al Centro, Lidia Menapace al Nord Est e Margherita Hack al Sud. Dietro ad Agnoletto in lista al Nord Ovest ci sono, tra gli altri, Haidi Giuliani, Ciro Argentino (operaio della Thyssen Krupp), Dijana Pavlovic (attrice Rom), Antonello Mulas (delegato Fiom Mirafiori). Al Nord Est lo scrottore Valerio Evangelisti, Cinzia Colaprico (operaia cassintegrata Zanussi), Sergio Minutillo (primario cardiologo di Trieste), Emilio Franzina (professore e esponente del movimento 'No Dal Molin').
Al centro Nicoletta Bracci (bracciante agricola), Andrea Cavola (Sdl Alitalia) e Bassam Saleh della comunita' palestinese. Al Sud Ciccio Brigati (operaio Ilva), Domenico Loffredo (operaio Fiat Pomigliano), Massimo Villone (costituzionalista). Nelle Isole, insieme alla astrofisica Margherita Hack, la scrittrice e pedagogista Renato Governali.
Unico tra i leader candidati e' Diliberto, visto che Salvi e Ferrero hanno deciso di restare fuori dalle liste. "Io penso che fare il segretario di Rifondazione sia un compito abbastanza arduo", spiega Ferrero e Diliberto sottolinea come il suo impegno per le europee sia autentico visto che non ricopre altri incarichi istituzionali: "Non faccio mica il governatore della Puglia io..."dice sarcastico riferendosi a Nichi Vendola, capolista per 'Sinistra e Liberta'.
E Cesare Salvi aggiunge che la differenza con 'Sinistra e Liberta' sta anche nel rapporto con il Pd: "Nonostante la censura mediatica la partecipazione alle nostre iniziative e' folta e combattiva, penso che la sinistra debba avere una sua autonomia dal Pd, l'altra componente della sinistra sostiene Bassolino, Renzi e Penati alle amministrative, io, pur rispettandoli, la penso diversamente. Dove e' possibile ci si allea ma dove prevale il moderatismo meglio avere la propria autonomia e propri candidati".
Quindi Diliberto guarda al futuro: "Dobbiamo abituraci a parlare con una voce sola in vista non solo della lista di oggi ma del progetto politico di domani", un progetto dalla parte dei 'deboli'.
Per questo in lista c'e' un operaio come Ciro Argentino che, insieme ad altri trenta che hanno fatto causa alla Thyssen, non e' stato riassunto dall'azienda. "Fino a quando chi si batte per i diritti resta disoccupato ci saremo noi a combattere contro queste ingiustizie. Votate per noi -dice Diliberto rivolto ai cronisti- e' l'unico voto utile".
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