“Il venticinque Aprile rappresenta la tappa più importante della democrazia italiana; la conclusione di un percorso che va salvaguardato, consegnando alle nuove generazioni la memoria di quella parte della nostra storia”. E’ quanto dichiara la presidente del gruppo Prc, Emilia Simonetti, la quale sottolinea che “la liberazione dal nazifascismo con la restituzione ai cittadini della libertà è arrivata attraverso lotte, sofferenze, sacrifici, morti. Ricordare, oggi, significa lavorare a rafforzare, innanzitutto, i valori che sono alla base della nostra Costituzione Repubblicana.
La corretta lettura della storia degli anni che hanno preceduto il 25 Aprile ci deve far capire in quale direzione andare affinché il nostro Paese conservi intatti i principi della democrazia e della libertà.
La storia del sacrificio di tanti antifascisti non va dimenticata. A questa va collegato l’impegno di tutti ai diversi livelli per dare ai cittadini piena fruizione della democrazia e delle libertà a partire da quelle personali”.
“In quest’ottica – continua la consigliera - è un dovere prioritario da parte della politica creare le condizioni per liberare i cittadini dai bisogni più elementari: lavoro, assistenza, istruzione, casa, salvaguardia dell’ambiente. Democrazia e libertà devono significare anche un più facile accesso alle istituzioni e partecipazione reale ai processi decisionali. I valori del 25 Aprile nell’educazione dei giovani devono essere obiettivi prioritari che vanno alimentati dalle famiglie, dalla scuola e rafforzati dall’esempio del comportamento corretto di tutti noi impegnati nelle istituzioni, nella politica e nella società. Soprattutto in questa fase che attraversa il nostro Paese, democrazia e libertà si dovrebbero coniugare con solidarietà e giustizia sociale”.
“Il 25 Aprile – conclude la consigliera - deve essere la festa di tutti gli italiani perché, al di là degli avvenimenti, i valori che ne sono scaturiti rappresentano la vera forza unificante della nazione”.
La corretta lettura della storia degli anni che hanno preceduto il 25 Aprile ci deve far capire in quale direzione andare affinché il nostro Paese conservi intatti i principi della democrazia e della libertà.
La storia del sacrificio di tanti antifascisti non va dimenticata. A questa va collegato l’impegno di tutti ai diversi livelli per dare ai cittadini piena fruizione della democrazia e delle libertà a partire da quelle personali”.
“In quest’ottica – continua la consigliera - è un dovere prioritario da parte della politica creare le condizioni per liberare i cittadini dai bisogni più elementari: lavoro, assistenza, istruzione, casa, salvaguardia dell’ambiente. Democrazia e libertà devono significare anche un più facile accesso alle istituzioni e partecipazione reale ai processi decisionali. I valori del 25 Aprile nell’educazione dei giovani devono essere obiettivi prioritari che vanno alimentati dalle famiglie, dalla scuola e rafforzati dall’esempio del comportamento corretto di tutti noi impegnati nelle istituzioni, nella politica e nella società. Soprattutto in questa fase che attraversa il nostro Paese, democrazia e libertà si dovrebbero coniugare con solidarietà e giustizia sociale”.
“Il 25 Aprile – conclude la consigliera - deve essere la festa di tutti gli italiani perché, al di là degli avvenimenti, i valori che ne sono scaturiti rappresentano la vera forza unificante della nazione”.
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