lunedì 31 maggio 2010

Israele «ostaggio di se stesso» attacca la nave dei pacifisti

La comunità internazionale è sotto choch per l’assalto alla nave dei pacifisti verso Gaza. A cominciare dall'alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Navi Pillay, che si e' detta scioccata per l'assalto israeliano contro la flottiglia di navi diretta a Gaza. Sia per l’assalto in sé, sia per la vecchia, scontata, “scusa” dei terroristi a bordo. Israele attribuisce a militanti filo-palestinesi a bordo della flotta umanitaria la responsabilità delle violenze scoppiate a bordo. La realtà, come spiegano molti analisti e studiosi della questione medio-orinetale, è che Israele si è avventurato sulla strada scivolosa del "fndamentalismo", di è rifugiato nella poltica estremistica che si alimenta di paure e dogmi. È la politica di arroccamento che ha armato la mano dell'esercito contro i pacifisti.

«Sono stati loro a dare il via alla violenza - ha detto Mark Regev, portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyhahu - Abbiamo fatto ogni sforzo possibile per evitare lo scontro: il mandato ai militari era che si trattava di un'operazione di polizia e di usare la massima attenzione. Sfortunatamente (i militari) sono stati attaccati con violenza dalle persone a bordo, (che hanno utilizzato) sbarre, coltelli e colpi d'arma da fuoco». E segue l'antico adagio, appunto, del ministero degli Esteri ha definito la flottiglia "armata dell'odio e della violenza" e ha accusato gli organizzatori di essere "terroristi" legati ad Hamas.
A bordo ci sono almeno cinque gli italiani ha riferito Mila Pernice, della Rete romana di solidarieta' con il popolo palestinese, portavoce in Italia della missione della 'Flotta della Liberta''. Si tratta della giornalista Angela Lano, del sito internet Infopal.it, del freelance e regista Manolo Luppichini, del tenore Joe Fallisi, del reporter Manuele Zani e del medico Angelo Stefanini. Con loro ci sono anche due cittadini palestinesi residenti in Italia. Non fanno parte del gruppo Fernando Rossi e Monia Benini, del movimento politico 'Per il bene comune', costretti a rimanere a terra dalle autorita' cipriote, che venerdi' scorso hanno impedito loro di salpare. Mila Pernice ha parlato di "atto di criminalita' assurdo e palese violazione del diritto internazionale" visto che -ha spiegato- al momento dell'attacco "le navi si trovavano a 75 miglia dalla costa in acque internazionali". E ha aggiunto: "sono pacifisti inermi e non violenti, la loro e' un'azione di sostegno politico e umanitario". Ora la flotta umanitaria, verso la quale dalla notte si sono interrotte le comunicazioni («il telefono satellitare a bordo non e' piu' raggiungibile, ma noi continuiamo a chiamare»), e' sotto il controllo della marina israeliana. "La stanno scortando al porto israeliano di Ashdod", ha riferito Pernice, "perche' li' non ci saranno giornalisti ad attenderli". L'attivista italiana ha annunciato per le 17:30 un corteo davanti agli uffici dell'Onu di piazza San Marco a Roma, sede del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo. "Ci mobiliteremo tutti", ha assicurato, "fino a che questa ennesima crisi non sara' scongiurata. Abbiamo avuto gia' centinaia di adesioni".
Il 'numero due' della diplomazia israeliana, Danny Ayalon, ha spiegato che sono state trovate almeno due pistole a bordo della flotta con militanti filo-palestinesi e, per giustificare l'azione del commando, ha aggiunto che nessun Paese sovrano avrebbe consentito un'analoga provocazione. «Israele -ha assicurato- non vuole la guerra con nessuno ma non poteva consentire che le navi aprissero un corridoio per contrabbandare armi e terroristi». Del resto, ha continuato, la Flotta della Liberta' aveva spiegato chiaramente che il suo obiettivo era forzare il blocco marittimo su Gaza e stamane ha "ignorato" gli appelli israeliani a tornare indietro.
Aumenta in modo preoccupante l'escalation di rabbia in Turchia dopo l'operazione della marina israeliana di questa notte. A Istanbul e Ankara si sono formati numerosi cortei, con la partecipazione di migliaia di persone, mentre il governo ha definito "inaccettabile" l'azione israeliana. Nella capitale turca decine di persone si sono riunite davanti alla sede dell'ambasciata israeliana e alla residenza privata dell'ambasciatore Gabby Levy. Ancora più pesante la situazione a Istanbul, dove fin dall'alba centinaia di manifestanti hanno cercato di scavalcare i cancelli del consolato israeliano a Levent, causando anche momenti di scontro con la polizia che cercava di contenere la folla. La gente ha scandito slogan contro Israele, mentre tanti manifestanti sventolavano la bandiera palestinese. Nella tarda mattinata poi una manifestazione di circa 2.000 persone ha iniziato a sfilare nelle strade del centro della megalopoli sul Bosforo, diretta a piazza Taksim, cuore della città. Sullo sfondo della mobilitazione di piazza, la dura reazione del governo di Recep Tayyip Erdogan. Il ministero degli Esteri ha emanato una nota che definisce inaccettabile l'attacco di Israele. E si attende ora un comunicato dal tavolo di crisi convocato dal premier appena saputo dell'attacco. A bordo delle navi della flotta umanitaria diretta a Gaza c'erano anche due deputate tedesche della Linke, Annette Groth e Inge Hoeger, di cui al momento non si hanno notizie. Una collaboratrice dell'ufficio di Annette Groth al Bundestag ha comunicato di non essere riuscita a mettersi in contatto con il cellulare della deputata. "Attualmente non sappiamo come sta", ha aggiunto. Su una delle imbarcazioni era presente anche lo scrittore svedese Henning Mankell.

in data:31/05/2010

L'attacco del governo Israeliano alle navi pacifiste è un atto criminale e terroristico

L'aggressione israeliana contro la nave di pacifisti diretta a Gaza rappresenta un atto criminale. Un atto di terrorismo di stato, che non può rimanere senza conseguenze. Questa aggressione costituisce un vero e proprio atto di terrorismo che non può avere giustificazione alcuna.
Rifondazione Comunista della Basilicata esprime cordoglio per le vittime del massacro, solidarietà al Free Gaza Movement e al movimento pacifista internazionale e chiede che il governo italiano si attivi per chiedere a quello israeliano la fine del blocco di Gaza, premessa necessaria per l'indispensabile iniziativa internazionale che crei le condizioni per un accordo di pace negoziale che consenta la soluzione del conflitto israelo-palestinese.
Il Prc della Basilicata invita tutti ad aderire al boicottaggio dei prodotti israeliani, come prima forma concreta di protesta contro chi cerca di impedire la pratica della pace.

Italo Di Sabato - segretario regionale Prc Basilicata

martedì 25 maggio 2010

LE CHIAMANO "MORTI BIANCHE"

Le chiamano "morti bianche", come avvenissero senza sangue.
Le chiamano "morti bianche", perchè l'aggettivo
bianco allude all'assenza di una mano
direttamente responsabile dell'accaduto, invece
la mano responsabile c'è sempre, più di una.
Le chiamano "morti bianche", come fossero dovute
alla casualità, alla fatalità, alla sfortuna.
Le chiamano "morti bianche", ma il dolore che fa
loro da contorno potrebbe reclamare ben altra sfumatura cromatica.
Le chiamano "morti bianche" per farle sembrare candide, immacolate, innocenti.
Le chiamano "morti bianche", tanto non meritano
che due righe sui quotidiani, si e no una citazione nel telegiornale.
Le chiamano "morti bianche", per evitare che si parli di omicidi sul lavoro.
Le chiamano "morti bianche", bianche come il
silenzio, come l'indifferenza che si portano dietro.
Le chiamano "morti bianche", ma non sono
incidenti, dipendono dall'avidità di chi si
rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro.

Le chiamano "morti bianche", un modo di dire
beffardo, per delle morti che più sporche di così non possono essere.
Le chiamano "morti bianche", ma sono il risultato
dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dove la
vita non ha valore rispetto al profitto.
Le chiamano "morti bianche", ma sono tragedie
inaccettabili per una paese che si definisce
civile, che non può permettersi di avere tutte queste morti sul lavoro.
Le chiamano "morti bianche", ma in realtà sono
nere, non solo perchè ogni morte è “nera” ma
perchè spesso, quasi sempre, le vittime non
risultano nemmeno nei libri paga dei loro
“padroni” : padroni della loro vita. E della loro morte.
Le chiamano "morti bianche", ma sono un emergenza
nazionale, anche se c'è chi dice che sono in
calo, senza rendersi conto che i dati sulle morti
sul lavoro sono fortemente sottostimati, e che se
calo c'è è dovuto principalmente alla crisi economica.
Le chiamano "morti bianche", un eufemismo che
andrebbe abolito, perchè è un insulto ai familiari e alle vittime del lavoro.
Le chiamano "morti bianche", ma quanto tempo
passerà ancora perchè vengano chiamate con il loro vero nome?

Marco Bazzoni
Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - Firenze

Ferrero(Prc): ottimo il risultato della Federazione della Sinistra in Valle d’Aosta

Roma, 24 maggio 2010.
Comunicato stampa.
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se
Ferrero(Prc): ottimo il risultato della Federazione della Sinistra in Valle d’Aosta
Nella competizione valdostana, se era scontata la vittoria del candidato dell’Union Valdotaine, per nulla lo era il risultato delle altre due coalizioni.
Voglio sottolineare come la coalizione delle forze autonomiste, ambientaliste e di sinistra alternativa sia arrivata seconda con un ottimo 26% ed in particolare la lista della “Sinistra per la città”, a cui ha dato un contributo fondamentale la Federazione della Sinistra, ha avuto un ottimo risultato di oltre il 5%, ritornando così in consiglio comunale dopo 10 anni di assenza.
Evidentemente il PD ha pagato il coinvolgimento pesante nel governo della città visto che la coalizione di cui faceva parte con IdV e SeL si è fermata al 13%.

domenica 23 maggio 2010

Ferrero ( Federazione della Sinistra): proposto unità a sinistra e congresso della Federazione

Oggi si è tenuto il Consiglio Nazionale della Federazione della Sinistra. Nella relazione introduttiva Paolo Ferrero ha proposto di passare alla fase costituente di un polo politico della Sinistra di alternativa e a tal fine di tenere entro l’anno il Congresso fondativo della Federazione della Sinistra. Un processo aperto, rivolto a tutte le forze politiche, sociali e culturali interessate a riunificare la sinistra, battere il bipolarismo e dare una risposta chiara alla crisi del neoliberismo che le classi dominanti vogliono far pagare ai lavoratori e ai pensionati. In secondo luogo Ferrero ha proposto di avviare una grande campagna di massa per la raccolta delle firme sul referendum per l’acqua pubblica e contro la stangata che il governo sta predisponendo: lotta alla precarietà, taglio delle spese militari e delle tasse su stipendi e pensioni, penalizzazione delle aziende che delocalizzano e salario sociale ai disoccupati. In questo quadro la Federazione ha deciso di aderire alla giornata di mobilitazione indetta dai sindacati di base per il 5 di giugno. Infine Ferrero ha proposto di nominare Cesare Salvi nuovo portavoce della Federazione della Sinistra, dando corso alla pratica della rotazione degli incarichi che è un fatto costitutivo della Federazione. Su questa base Cesare Salvi è stato nominato nuovo portavoce della Federazione della Sinistra.

domenica 16 maggio 2010

Blocco studentesco? Non hanno diritto di fare politica

Intervista de “Gli Altri” a Simone Oggionni – 14 maggio 2010

Simone Oggionni, sei il capo dei Giovani Comunisti che hanno fortemente contrastato la manifestazione del Blocco studentesco. Dunque essere comunisti è soprattutto essere antifascisti?

Certo, è un elemento essenziale. Non solo per i comunisti ma per tutti i democratici.

Ma forse non è poi così democratico proibire a qualcuno di esistere…

Ci sono leggi che vietano la costituzione di gruppi che si rifanno alle idee del Ventennio.

Ma un comunista è anche un disobbediente, è un’avanguardia. Questa obiezione legalista ce la aspettiamo da altri…

Sarebbe un dramma se la sinistra pensasse di risolvere tutto chiedendo ad un prefetto di vietare una manifestazione fascista. Il nostro è e deve essere un lavoro quotidiano nella società.

Ma vi preoccupa più il fascismo dichiarato del Blocco studentesco o le politiche reali e razziste della Lega?

A noi preoccupa proprio questa commistione tra destra, per così dire, di movimento e destra istituzionale. Non è un caso che molti parlamentari del Pdl, e tra loro molti finiani, hanno firmato l’appello per il diritto di manifestare di Blocco studentesco. Voglio dire: questi gruppi sono responsabili di numerose aggressioni di matrice xenofoba e omofoba. Perché dobbiamo dare loro il diritto di continuare?

In realtà loro dicono il contrario. Sostengono di non avere neanche un indagato per violenze e di subirne.

C’è una galassia dell’estrema destra che è responsabile di continue aggressioni, di continui atti intimidatori. E questa galassia va assolutamente fermata. D’altra parte il lavoro dei nostri padri costituenti si basava proprio su questo: sull’antifascismo.

Ma forse, il messaggio più profondo della nostra Costituzione sta proprio nell’aver rovesciato il carattere discriminatorio, illiberale e violento del fascismo. Perché, dunque, discriminare proprio in nome della Costituzione?

Perché queste persone rifiutano l’impianto stesso di quella Carta. Si tengono fuori dalle regole e dai principi fissati dai costituenti. E per questo non hanno il diritto di manifestare.

14 Maggio 2010

mercoledì 12 maggio 2010

Referendum acqua pubblica: superate le 350mila firme

Dopo un altro straordinario fine settimana di banchetti, abbiamo superato le 350mila firme. Sono passati solo 15 giorni di raccolta firme e siamo già a metà strada rispetto all'obiettivo che il Comitato Promotore dei referendum sull'acqua si era posto all'inizio della campagna (700mila firme entro luglio). L'acqua è madre, non può essere merce per profitti.

Salari – Ferrero: “23° posto Ocse scandalo internazionale. Giù tasse su lavoro dipendente”

Roma, 11 mag. 2010 – “Il 23esimo posto in graduatoria dei salari medi italiani, rispetto a quelli delle 30 maggiori economie mondiali, è un vero e proprio scandalo internazionale e una vergogna nazionale”. Questa l’accusa del portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, a commento del rapporto ‘Taxing Wages’ diffuso oggi dall’Ocse: “Una conferma in più – chiosa – di quanto abbiamo sempre denunciato”.
“L’Italia precede solo a Portogallo, Repubblica Ceca, Turchia, Polonia, Repubblica Slovacca, Ungheria e Messico – osserva l’ex ministro del governo Prodi – Nell’ambito di una crisi ancora lungi da svolte di segno positivo, dunque, lavoratrici e lavoratori italiani sono penalizzati ulteriormente da questo primato negativo dei salari, causa e effetto insieme della crisi medesima. Cui, per non farsi mancare nulla, si aggiunge il tasso record di disoccupazione, salita nel primo trimestre dell’anno all’8,6% (+1,2% rispetto al primo trimestre 2009)”.
“Solo Berlusconi e il suo governo continuano, praticamente unici in Europa, a far finta di non vedere; ripetendo, come un disco rotto, che è in atto la ripresa e preannunciando benefici dalle grandi opere, come il nucleare o il ponte sullo stretto – conclude Ferrero – Macché ripresa e grandi opere a esclusivo interesse di cricche d’affaristi! La sola grande opera da realizzare è un intervento che abbatta considerevolmente la tassazione sul lavoro dipendente, trasferendola sulle rendite speculative e finanziarie; così da rilanciare davvero la ripresa, l’occupazione e il benessere delle classi lavoratrici”.


Ufficio stampa della Federazione della Sinistra/Prc-Se

martedì 4 maggio 2010

Referendum acqua pubblica: superate le 250mila firme

Il fine settimana del 24 e 25 aprile è iniziata in tutta Italia la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua. In centiania di piazze italiane sono stati allestiti i banchetti che hanno raccolto, in 8 giorni, 250mila firme. Anche il finesettimana del Primo maggio è stata ovunque una festa di acqua e di democrazia. La raccolta continua fino alla prima settimana di luglio, obiettivo 750mila.

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.

Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.

Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.


Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.

Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.

Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.

Per conservarlo per le future generazioni.


lunedì 3 maggio 2010

Istat, i nuovi dati di un anno senza lavoro

In un anno, tra il marzo 2009 e il marzo di quest'anno, gli occupati sono calati di 367 mila unità. Lo rivela l'Istat spiegando che il numero complessivo di occupati è pari a 22 milioni 753 mila unità, in calo dello 0,2 per cento rispetto a febbraio e inferiore dell'1,6 per cento rispetto a marzo 2009. Il tasso di occupazione è pari al 56,7%
(inferiore, rispetto a febbraio, di 0,1 punti percentuali e di 1,1 punti percentuali rispetto a marzo dell'anno precedente). Il numero delle persone in cerca di occupa zione risulta pari a 2 milioni 194 mila unità, in crescita del 2,7% (+58 mila unità) rispetto al mese precedente e del 12% (+236 mila unità) rispetto a marzo 2009.

«La situazione dell'occupazione precipita mese dopo mese ed in modo impressionante: invece di interventi
straordinari, come sarebbe necessario, il governo si contraddistingue per un immobilismo che assume oramai una
caratteristica di straordinaria gravità». Ad affermarlo è il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commentando le stime provvisorie dell'Istat su occupati e disoccupati. «La disoccupazione aumenta ancora- rileva il dirigente sindacale- e il numero degli inattivi incredibilmente cresce. Il vero raffronto con marzo 2009, mese in cui già la crisi aveva pesantemente colpito, e' in due dati purtroppo tra loro sommabili: l'aumento di 236.000 disoccupati e di 239.000 inattivi». Dall'analisi dei dati, Fammoni osserva: «Il lavoro in Italia vanta un record negativo europeo su tre aspetti fondamentali: la piu' alta disoccupazione giovanile, il piu' basso tasso di occupazione e il più ampio bacino di lavoro nero. Dati che acuiscono problemi storici come la scarsa occupazione femminile».

in data:30/04/2010

domenica 2 maggio 2010

Consiglio comunale: l'intervento del capogruppo di maggioranza Nicola Saponara(Prc-Fed della Sinistra) sul bilancio di previsione 2010

Salandra, 30 aprile 2010

In questo mio primo intervento da consigliere comunale, colgo l'occasione per ringraziare tutti i colleghi della maggioranza che mi hanno onorato della loro fiducia conferendomi la carica di capogruppo. Mi impegnerò affinché vengano rispettate e rappresentate tutte le istanze delle varie anime del centrosinistra: dal Pd, all'Idv, a Rifondazione Comunista, agli indipendenti.

Entrando subito nel merito degli argomenti all'odg, vorrei fare alcune considerazioni politiche sul bilancio di previsione che ci accingiamo a sottoporre a votazione. Nel pieno di una crisi finanziaria e di una recessione economica mondiale, i cui effetti sono stati devastanti sia in termini di perdita del potere di acquisto delle famiglie, con l'ampliamento della forbice che divide i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri e con l'azzeramento di fatto del ceto medio; sia in termini di perdita di posti di lavoro che ha fatto schizzare alle stelle gli ammortizzatori sociali ( cassa integrazione e mobilità); con un Governo nazionale impegnato a risanare l'alta finanza e a tagliare fondi su welfare e cultura, il ruolo degli enti locali diventa fondamentale per dare respiro all'economia reale.

La programmazione economica della nuova amministrazione di centrosinistra, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, soprattutto di quelle indigenti, ha provveduto a mantenere inalterate le imposte comunali, Ici e addizionale Irpef, e a diminuire drasticamente le tasse, azzerando anche per il 2010 la Tarsu sulla prima abitazione.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza i proventi derivanti dalla gestione della discarica comunale di Rsu. Confermando un trend negativo già da alcuni anni, infatti, i trasferimenti statali hanno subito tagli per circa il 10%. Una riflessione di più ampio respiro viene spontanea: un Governo nazionale che ha fatto del federalismo fiscale un cavallo di battaglia, come pensa di garantire realmente l'autonomia degli enti locali se costantemente provvede a tagliare i fondi ad essi destinati? C'è qualcosa che non funziona in questa impostazione.

Ritornando ai dati concreti, una delle voci più grosse nelle entrate, è proprio quelle delle extratributarie, in cui risaltano all'occhio 1milione 578 mila euro derivanti dalla gestione di 5 mesi della discarica: di questi, 414mila sono spendibili. Un dato encomiabile dell'amministrazione uscente, è stato quello di aver accantonato in un fondo di riserva straordinario 215000 euro, in modo tale da permettere ai nuovi amministratori di provvedere ad una nuova programmazione politico-economica. A questo si aggiunge il dato positivo di un avanzo di bilancio di oltre 300mila euro, che risalta una certa capacità di gestione, se paragonato ai disavanzi di molte amministrazioni locali a noi vicine ( vedasi il Comune di Ferrandina ad esempio).

Mi preme oltremodo evidenziare come la nuova amministrazione abbia confermato gli interventi nel campo dell'istruzione e della cultura, attraverso lo stanziamento verso borse di studio, fornitura di libri di testo, contributi alle associazioni, fondamentali per la crescita sociale della nostra comunità. A questo si aggiungano gli interventi per la messa in sicurezza delle scuole e l'accensione di un mutuo di 163mila euro, con rata interamente rimborsata dalla Regione Basilicata, per la realizzazione di un Cineteatro comunale nei locali della vecchia palestra delle scuole elementari.

Nel campo socio-assistenziale, questo comune risulta capofila nell'Ambito sociale di zona Basento-Bradano e si impegnerà nel sostegno di famiglie e soggetti con forte disagio socio-economico.

Per quanto riguarda il settore primario, va evidenziato lo sforzo per il potenziamento del mattatoio, unico nella zona con timbro Cee, fondamentale per lo sviluppo della zootecnia.

Nel quadro del contenimento delle spese correnti, in cui l' illuminazione pubblica rappresenta una voce molto pesante (110mila euro circa), da rilevare l'intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico sulla piscina comunale, attraverso l'accensione di un mutuo di 500 mila euro.

Di prossima realizzazione, il recupero di alloggi, da adibire a edilizia popolare, nel centro storico, attraverso 700mila euro derivanti da trasferimenti regionali. Qui il vantaggio è duplice: da una parte si evitano ulteriori oneri di urbanizzazione, dall'altro si procede nel recupero del rione Castello, già interessato da interventi di riqualificazione delle vie, andando così a restituirne l'aspetto originario e il proprio valore storico.

In ultima istanza, ma non per importanza, la metanizzazione della località Montagnola, finalmente resa possibile grazie all'impegno della Regione Basilicata che, ricordiamo, è stata guidata dal centrosinistra anche nella passata gestione.

Considerando il fatto che, una volta approvato il bilancio di previsione, si procederà ad uno storno dei 215mila euro del fondo di riserva verso quei capitoli di spesa maggiormente importanti (investimenti pubblici, sostegno ad agricoltura e artigianato, sostegno ai disoccupati e lavoratori sottoposti ad ammortizzatori sociali), il giudizio politico, sia come esponente di Rifondazione Comunista, sia come capogruppo del centrosinistra, non può che essere positivo.

Preannuncio quindi il voto a favore del gruppo di maggioranza.