Stiamo dando una prova di forza incredibile: non c’è città in Italia che non sia invasa da una marea di studenti, ricercatori, insegnanti, lavoratori della conoscenza a qualunque titolo e di qualunque grado.
Stiamo lottando, scendendo in piazza in centinaia di migliaia in tutto il Paese, per una scuola e una Università libere, pubbliche, di massa, di qualità. Contro l’idea di scuola e di formazione di Berlusconi, del ministro Gelmini e di Confindustria. Perché la scuola che ha progettato la Gelmini è esattamente la scuola dei padroni, dell’interesse privato, del profitto privato. È la scuola che prepara i lavoratori silenziosi e subalterni del domani, quando a tutto il Paese sarà – nelle loro intenzioni – esteso il modello ricattatorio di Pomigliano.
Proprio per questo dobbiamo intensificare la lotta e unirci ai lavoratori metalmeccanici che il 16 ottobre scenderanno in piazza a Roma. Da oggi può partire un nuovo autunno caldo, una nuova stagione di conflitto sociale.
Con al centro, come un tempo, gli operai e gli studenti.
SIMONE OGGIONNI
Portavoce nazionale delle/dei Giovani Comuniste/i
8 Ottobre 2010
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