Caro Alexis, cari compagni e compagne, quello che sta accadendo in Grecia riguarda tutte e tutti noi. Le politiche neoliberiste su cui si è costruita l'integrazione europea, politiche praticate in modo pressoché indistinto dai vari governi del nostro continente, ci hanno portato all'attuale crisi economica. Adesso, coloro che sono all'origine della crisi vogliono scaricarne i costi sui lavoratori, le donne, i giovani precari, tagliando lo stato sociale, i diritti, i salari e preservando i privilegi di padroni e speculatori. In nome della stabilità finanziaria si vuole produrre una vera e propria macelleria sociale, che oggi tocca alla Grecia, ma domani colpirà altri paesi europei.
Usano la paura per dividere i popoli e perpetrare un modello economico e sociale che produce sempre più ingiustizia, disuguaglianza e precarietà. Per questa via aggravano la crisi che è prodotta proprio dalla protervia delle politiche sociali praticate. Sono quindi pienamente d'accordo con te. Non basta sostenere le vostre rivendicazioni e dichiarare la piena solidarietà a chi in Grecia sta lottando contro il piano di risanamento voluto da Ue e Fmi. Occorre costruire un'ampia risposta sul terreno europeo, coordinata fra forze sociali, politiche e sindacali. Gli interessi dei lavoratori greci sono gli interessi di tutti i lavoratori europei e che se vengono smantellati i diritti in Grecia questo aprirà la strada ad un ulteriore attacco ai diritti dei lavoratori in tutta Europa. Questo è il compito prioritario del Partito della Sinistra Europea così come delle forze che compongono il Gue- Ngl a cui chiediamo di attivarsi immediatamente a tal fine. Per parte nostra lanciamo immediatamente una campagna di mobilitazione che proporremo nelle manifestazioni del primo maggio prossimo.
Per costruire un'alternativa al fallimento del neoliberismo, per un'Europa dei popoli.
Fraternamente
Usano la paura per dividere i popoli e perpetrare un modello economico e sociale che produce sempre più ingiustizia, disuguaglianza e precarietà. Per questa via aggravano la crisi che è prodotta proprio dalla protervia delle politiche sociali praticate. Sono quindi pienamente d'accordo con te. Non basta sostenere le vostre rivendicazioni e dichiarare la piena solidarietà a chi in Grecia sta lottando contro il piano di risanamento voluto da Ue e Fmi. Occorre costruire un'ampia risposta sul terreno europeo, coordinata fra forze sociali, politiche e sindacali. Gli interessi dei lavoratori greci sono gli interessi di tutti i lavoratori europei e che se vengono smantellati i diritti in Grecia questo aprirà la strada ad un ulteriore attacco ai diritti dei lavoratori in tutta Europa. Questo è il compito prioritario del Partito della Sinistra Europea così come delle forze che compongono il Gue- Ngl a cui chiediamo di attivarsi immediatamente a tal fine. Per parte nostra lanciamo immediatamente una campagna di mobilitazione che proporremo nelle manifestazioni del primo maggio prossimo.
Per costruire un'alternativa al fallimento del neoliberismo, per un'Europa dei popoli.
Fraternamente
Paolo Ferrero
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