"Le assicurazioni avute dall'amministrazione provinciale di Matera riguardo gli impegni nei confronti dei ex Lsu utilizzati in questi anni nella manutenzione delle strade, fugano le preoccupazioni da noi espresse in questi giorni.
L'impegno preso con il Prc dall'assessore Smaldone e del presidente Stella di mantenere fede al programma elettorale, che prevedeva al primo punto la questione del lavoro e la salvaguardia occupazionale per oltre i 60 lavoratori ex Lsu, risponde alle perplessità da noi espresse in questi giorni". Lo afferma in un comunicato Ottavio Frammartino, della direzione regionale del Prc.
Questo - prosegue - nella consapevolezza di un bilancio difficile, penalizzato da un patto di stabilita scaturita della manovra finanziaria del governo Tremonti – Berlusconi che sono devastanti non solo sul piano quantitativo ma anche sul piano qualitativo: in analogia con quanto è avvenuto per la scuola, infatti, attraverso i tagli dei trasferimenti ed il rigore punitivo del “patto ”, si delinea una vera e propria controriforma del ruolo degli enti locali, che mette in discussione, insieme all’autonomia finanziaria, i diritti sociali dei cittadini a partire dai più deboli, e la possibilità di partecipazione democratica alle scelte degli enti pubblici.
Si è consumato, con questi provvedimenti, un gravissimo attacco all’autonomia finanziaria in palese contrasto, peraltro, in maniera evidente con la fretta demagogica con cui si vuole approvare federalismo fiscale, senza aver prima definito le funzioni proprie dei comuni e delle provincie e la certezza dei diritti per tutti i cittadini".
Un federalismo - sottolinea Frammartino - che possiamo chiamare la secessione dei ricchi, che ulteriormente potrebbe aumentare il divario tra nord e sud, per cui dobbiamo essere pronti a gestire la fase dell’approvazione della legge sul federalismo fiscale, promuovendo un dibattito di massa a partire da subito, con il coinvolgimento delle assemblee elettive di tutti i i livelli istituzionali e, successivamente, aprendo un’iniziativa sul punto più controverso di questa legge: vale a dire i livelli essenziali delle prestazioni in nome dell’esigenza di un’offerta qualitativa e quantitativa che sia davvero omogenea dei servizi su tutto il territorio nazionale. Una grande mobilitazione delle forze democratiche del sud, per affermare un federalismo cooperativo e non competitivo in virtù del quale non devono venire meno le grandi conquiste sociali del dopoguerra che non è solo l' unità formale della Repubblica, ma anche l’unità sociale".
L'impegno preso con il Prc dall'assessore Smaldone e del presidente Stella di mantenere fede al programma elettorale, che prevedeva al primo punto la questione del lavoro e la salvaguardia occupazionale per oltre i 60 lavoratori ex Lsu, risponde alle perplessità da noi espresse in questi giorni". Lo afferma in un comunicato Ottavio Frammartino, della direzione regionale del Prc.
Questo - prosegue - nella consapevolezza di un bilancio difficile, penalizzato da un patto di stabilita scaturita della manovra finanziaria del governo Tremonti – Berlusconi che sono devastanti non solo sul piano quantitativo ma anche sul piano qualitativo: in analogia con quanto è avvenuto per la scuola, infatti, attraverso i tagli dei trasferimenti ed il rigore punitivo del “patto ”, si delinea una vera e propria controriforma del ruolo degli enti locali, che mette in discussione, insieme all’autonomia finanziaria, i diritti sociali dei cittadini a partire dai più deboli, e la possibilità di partecipazione democratica alle scelte degli enti pubblici.
Si è consumato, con questi provvedimenti, un gravissimo attacco all’autonomia finanziaria in palese contrasto, peraltro, in maniera evidente con la fretta demagogica con cui si vuole approvare federalismo fiscale, senza aver prima definito le funzioni proprie dei comuni e delle provincie e la certezza dei diritti per tutti i cittadini".
Un federalismo - sottolinea Frammartino - che possiamo chiamare la secessione dei ricchi, che ulteriormente potrebbe aumentare il divario tra nord e sud, per cui dobbiamo essere pronti a gestire la fase dell’approvazione della legge sul federalismo fiscale, promuovendo un dibattito di massa a partire da subito, con il coinvolgimento delle assemblee elettive di tutti i i livelli istituzionali e, successivamente, aprendo un’iniziativa sul punto più controverso di questa legge: vale a dire i livelli essenziali delle prestazioni in nome dell’esigenza di un’offerta qualitativa e quantitativa che sia davvero omogenea dei servizi su tutto il territorio nazionale. Una grande mobilitazione delle forze democratiche del sud, per affermare un federalismo cooperativo e non competitivo in virtù del quale non devono venire meno le grandi conquiste sociali del dopoguerra che non è solo l' unità formale della Repubblica, ma anche l’unità sociale".
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