martedì 2 febbraio 2010

Comuni, Simonetti(Prc): rilanciare "questione centri minori"

E’ necessario rilanciare la ‘questione Piccoli comuni’. Nei primi otto mesi del 2009, denuncia impietosamente l’Istat, la Basilicata ha ‘perso’ 1.100 persone, scendendo complessivamente sotto i 590mila abitanti”. A sostenerlo è la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, per la quale “il programma legato al Fondo di Coesione, nonostante con la Finanziaria Regionale 2010 sia stato triplicato attingendo alle royalties del petrolio, dimostra la propria inadeguatezza a tamponare lo spopolamento demografico”.

Nel sottolineare che “il decremento è più evidente nella provincia di Potenza (386.644 all’ 1 gennaio 2009, 385.866 al 31 agosto 2009) rispetto a quella di Matera (203739 all’ 1 gennaio 2009, 203633 al 31 agosto 2009)”, Simonetti afferma che “soprattutto nei centri minori la condizione di disagio delle famiglie è più grave. Basti pensare che a Teana si vive in media con meno di 400 euro al mese e che, in almeno una ventina di Comuni della provincia di Potenza il reddito procapite non supera i 600 euro al mese. E a tutto ciò si deve aggiungere la carenza sempre più accentuata di servizi primari, come testimonia il caso di Calvera, di cui si è occupato persino la stampa nazionale, che è l’unico comune d’Italia senza un negozio di generi alimentari. Anche l’iter del provvedimento di riforme istituzionali – continua Simonetti - che con la riduzione delle Comunità Montane introduce le Comunità Locali, per mettere insieme più municipi tenuto conto che sono ben 24 in provincia di Potenza i Comuni al di sotto dei mille abitanti, ha subito nell’ultimo scorcio di legislatura, una battuta d’arresto inspiegabile”.

“Solo con un pacchetto di servizi civili e sociali e con un piano straordinario di lavoro – conclude Simonetti – sarà possibile arginare l’emorragia demografica ed evitare la scomparsa, nel prossimo decenni, di intere comunità che hanno una tradizione di cultura popolare e di identità civile da difendere”.

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