Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se
Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà ai precari della scuola che oggi si sono messi in mutande a Palermo e che sono saliti sul tetto del Provveditorato di Milano come abbiamo fatto con quelli che nei giorni scorsi sono saliti sul tetto del Provveditorato di Benevento, insegnanti precari al fianco dei quali siamo e saremo in tutte le forme di lotta, anche le più eclatanti e rumorose, che riterranno di dover mettere in campo, lotte che dimostrano di saper essere incisive e positive, oltre che assolutamente pacifiche, denunciamo la gravità della manovra messa in atto dalla ministra Gelmini.
Il ministro, infatti, ha dato il via libera - e in piena estate - al più grande licenziamento di massa della storia d'Italia, licenziamento che comporterà l'espulsione di quasi 150 mila insegnanti precari. Ecco perché chiediamo al governo e al Parlamento di accettare immediatamente le richieste di assegnazione di tutte le cattedre non ancora assegnate e oggi senza copertura, cattedre che sono coperte proprio da quegli Insegnanti precari che oggi sono giustamente scesi in piazza a protestare.
Al Pd, che con il suo segretario Franceschini giorni fa è salito proprio sul tetto del provveditorato di Benevento per manifestare la propria solidarietà agli insegnanti precari, chiediamo di essere conseguente con il suo gesto e di associarsi a tutte le opposizioni, parlamentari e non, per fare muro, in Parlamento e nel Paese, ai tagli già previsti dal ministro Gelmini e al suo pericoloso tentativo di distruggere la scuola pubblica, laica e democratica del nostro Paese.
Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà ai precari della scuola che oggi si sono messi in mutande a Palermo e che sono saliti sul tetto del Provveditorato di Milano come abbiamo fatto con quelli che nei giorni scorsi sono saliti sul tetto del Provveditorato di Benevento, insegnanti precari al fianco dei quali siamo e saremo in tutte le forme di lotta, anche le più eclatanti e rumorose, che riterranno di dover mettere in campo, lotte che dimostrano di saper essere incisive e positive, oltre che assolutamente pacifiche, denunciamo la gravità della manovra messa in atto dalla ministra Gelmini.
Il ministro, infatti, ha dato il via libera - e in piena estate - al più grande licenziamento di massa della storia d'Italia, licenziamento che comporterà l'espulsione di quasi 150 mila insegnanti precari. Ecco perché chiediamo al governo e al Parlamento di accettare immediatamente le richieste di assegnazione di tutte le cattedre non ancora assegnate e oggi senza copertura, cattedre che sono coperte proprio da quegli Insegnanti precari che oggi sono giustamente scesi in piazza a protestare.
Al Pd, che con il suo segretario Franceschini giorni fa è salito proprio sul tetto del provveditorato di Benevento per manifestare la propria solidarietà agli insegnanti precari, chiediamo di essere conseguente con il suo gesto e di associarsi a tutte le opposizioni, parlamentari e non, per fare muro, in Parlamento e nel Paese, ai tagli già previsti dal ministro Gelmini e al suo pericoloso tentativo di distruggere la scuola pubblica, laica e democratica del nostro Paese.
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