Mentre i precari sono in mobilitazione contro i tagli del governo, che quest'anno colpirà duramente centinaia di docenti e personale ata, il CSA di Matera pensa bene di gestire le poche assegnazioni di posti di lavoro con criteri e modalità del tutto illegittimi. Sembrerebbe che si tratti di provvedimenti ad personam in cui per favorire i pochi "fortunati amici" sono state effettuate assegnazioni interprovinciali su classi di concorso non richieste dai docenti interessati provenienti da fuori provincia; assegnazioni ad uno stesso docente di più posti contemporaneamente, come il caso assurdo di un docente provenienete da Varese che si trova asseganto sia alla scuola superiore che alla scuola media; insegnanti che avevano richiesto una utilizzazione cui viene invece attribuita una cattedra in assegnazione provvisoria. Come se non bastasse, negli elenchi dei posti disponibili delle convocazioni del 31c. m .mancano sia spezzoni di cattedre sul sostegno che sulle altre discipline: si tratta di ore che risultano negli organici delle scuole ma non nelle disponibilità delle supplenze del CSA, cattedre che si dice potrebbero servire per assegnazioni fuori sacco o, come ci ha tradotto in gergo un sindacalista, "per via breve". E' chiaro che tutto ciò sta avvenendo secondo modalità da paese del terzo mondo, poichè viene negato ai diretti interessati l'accesso agli atti, il diritto alla trasparenza e perfino un incontro verbale per qualche semplice chiarimento: questi docenti, calpestati nella dignità di persone e di insegnanti sono costretti ad elemosinare anche le informazioni più elementari. Sembrerebbe che questo ufficio, che dovrebbe ispirare i propri atti a criteri di trasparenza e nel rispetto della legge, abbia sostituito le regole e le normative con la superficialità e l'arroganza, mentre la tutela dei diritti diventa un optional riservato ai "più fortunati". Tutto questo non è più tollerabile: queste convocazioni appaiono illegitime e le assegnazioni, per gli errori con cui sono state effettuate, non mettono a disposizione dei precari i reali posti di lavoro cui hanno diritto Per queste ragioni viene richiesto l'intervento tempestivo al prefetto di Matera per il ripristino immediato della legalità, sollecitando altresì la procura perchè apra un'indagine per accertare eventuali responsabilità penali, ed i parlamentari lucani affinchè intervengano sul ministero per denunciare la gravità dei fatti che ancora una volta colpiscono la parte più debole della nostra regione. Di Vittorio avrebbe detto pane e lavoro noi gridiamo diritti e legalità.
segretario Provinciale PRC di Matera
Frammartino Ottavio
segretario Provinciale PRC di Matera
Frammartino Ottavio
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