“L’atteggiamento arrogante assunto inizialmente dal rappresentante della Lasme nell’incontro di oggi a Potenza in Prefettura, basato su un rifiuto pregiudiziale al confronto, è stato parzialmente modificato, grazie alle forte lotta degli operai e alla pressione di sindacati e Regione, con la proposta di “messa a disposizione dei 174 lavoratori” sino all’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico del 4 settembre prossimo”. Lo ha detto la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, che ha partecipato all’incontro in Prefettura.
“Si apre, dunque, uno spiraglio, sia pure ancora molto limitato che – ha aggiunto – consente di riprendere il dialogo sulla base della richiesta pregiudiziale di ritirare la mobilità dei lavoratori. Si è, quindi, riusciti, in fase di prima trattativa, a superare un atteggiamento ‘punitivo’ nei confronti di operai che stanno attuando un’eroica lotta in difesa del posto di lavoro e dell’attività produttiva e che aveva gli aspetti di posizione aziendale offensiva nei confronti delle istituzioni che li sostengono. Per segnare un passo avanti decisamente di maggiore garanzia è sempre più necessario un tavolo con la presenza della Fiat specie per chiarire se la Fiat realmente incoraggia tali comportamenti imprenditoriali. La Regione del resto – conclude Simonetti – ha gli strumenti per smuovere simili posizioni e stanare la Fiat rappresentati dagli investimenti (con fondi regionali e comunitari) del Campus Tecnologico di Melfi. Noi continueremo a seguire l’evoluzione della vertenza senza far mancare in nessun momento il sostegno a operai e sindacati”.
“Si apre, dunque, uno spiraglio, sia pure ancora molto limitato che – ha aggiunto – consente di riprendere il dialogo sulla base della richiesta pregiudiziale di ritirare la mobilità dei lavoratori. Si è, quindi, riusciti, in fase di prima trattativa, a superare un atteggiamento ‘punitivo’ nei confronti di operai che stanno attuando un’eroica lotta in difesa del posto di lavoro e dell’attività produttiva e che aveva gli aspetti di posizione aziendale offensiva nei confronti delle istituzioni che li sostengono. Per segnare un passo avanti decisamente di maggiore garanzia è sempre più necessario un tavolo con la presenza della Fiat specie per chiarire se la Fiat realmente incoraggia tali comportamenti imprenditoriali. La Regione del resto – conclude Simonetti – ha gli strumenti per smuovere simili posizioni e stanare la Fiat rappresentati dagli investimenti (con fondi regionali e comunitari) del Campus Tecnologico di Melfi. Noi continueremo a seguire l’evoluzione della vertenza senza far mancare in nessun momento il sostegno a operai e sindacati”.
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