“In questa difficilissima fase economica sono soprattutto le donne a pagare il prezzo più alto della crisi: negli sguardi e nelle parole delle insegnanti (solo per il ministro Gelmini “invisibili”) al presidio di Matera ho visto e ascoltato la stessa rabbia e anche la stessa determinazione a difendere il posto di lavoro delle operaie che sono al presidio della Lasme di Melfi”. E’ quanto sottolinea la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti che, ieri a Matera, ha incontrato docenti precari, personale Ata e dirigenti sindacali impegnati nella protesta contro i tagli ad organici e classi.
“Nel personale scolastico che rischia al prossimo suono della campanella non solo di non entrare in aula, saltando l’anno scolastico 2009-2010, ma non di farci più ritorno – aggiunge Simonetti – c’è piena consapevolezza della gravità dello scontro in atto che riguarda il sistema della Pubblica istruzione. I precari della scuola sono una risorsa e non un ‘peso’, magari da alleggerire con l’estensione degli ammortizzatori sociali o altre forme di assistenza, perché la ‘Conoscenza’ è il principale strumento di cui i popoli si dotano per perseguire una società dove ‘il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti’, fondata cioè sui valori di giustizia, libertà e solidarietà sociale. Ed in proposito ho registrato – riferisce Emilia Simonetti - tra le stesse insegnanti del presidio di Matera una grande determinazione a tutelare insieme alla ‘cattedra’ il diritto allo studio dei ragazzi e delle famiglie, specie quelle con figli che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno anch’essa mandata a casa con un atteggiamento odiosamente e doppiamente penalizzante”.
Nel ribadire “l’impegno affinchè gli insegnanti e il personale Ata, in molti casi con anni di “supplenze” alle spalle, unico reddito familiare o, comunque, reddito determinante per la propria famiglia, non corrano il rischio di perdere il posto di lavoro”. la presidente del gruppo consiliare del Prc ha evidenziato che “la Regione deve investire maggiormente con fondi propri e con fondi del Fondo sociale eutopeo . Un impegno che – prosegue – richiede iniziative ed azioni unitarie ad ogni livello in direzione di un Piano regionale di dimensionamento scolastico che consenta il recupero delle professionalità maturate in tanti anni e non certamente da tenere fuori la scuola”.
“C’è, inoltre, un problema di emergenza – conclude Simonetti - che riguarda la tutela dei precari, dalla scuola a tutti i settori, e che richiede interventi strutturali in grado di incidere sul sistema produttivo, rilanciando la competitività a partire dalla qualità e dal contenuto tecnologico, di sostenere la domanda attraverso l’incremento del reddito disponibile, di rafforzare le reti di protezione e gli ammortizzatori sociali, per estenderne l’utilizzo anche a quei lavoratori oggi tagliati fuori”.
“Nel personale scolastico che rischia al prossimo suono della campanella non solo di non entrare in aula, saltando l’anno scolastico 2009-2010, ma non di farci più ritorno – aggiunge Simonetti – c’è piena consapevolezza della gravità dello scontro in atto che riguarda il sistema della Pubblica istruzione. I precari della scuola sono una risorsa e non un ‘peso’, magari da alleggerire con l’estensione degli ammortizzatori sociali o altre forme di assistenza, perché la ‘Conoscenza’ è il principale strumento di cui i popoli si dotano per perseguire una società dove ‘il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti’, fondata cioè sui valori di giustizia, libertà e solidarietà sociale. Ed in proposito ho registrato – riferisce Emilia Simonetti - tra le stesse insegnanti del presidio di Matera una grande determinazione a tutelare insieme alla ‘cattedra’ il diritto allo studio dei ragazzi e delle famiglie, specie quelle con figli che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno anch’essa mandata a casa con un atteggiamento odiosamente e doppiamente penalizzante”.
Nel ribadire “l’impegno affinchè gli insegnanti e il personale Ata, in molti casi con anni di “supplenze” alle spalle, unico reddito familiare o, comunque, reddito determinante per la propria famiglia, non corrano il rischio di perdere il posto di lavoro”. la presidente del gruppo consiliare del Prc ha evidenziato che “la Regione deve investire maggiormente con fondi propri e con fondi del Fondo sociale eutopeo . Un impegno che – prosegue – richiede iniziative ed azioni unitarie ad ogni livello in direzione di un Piano regionale di dimensionamento scolastico che consenta il recupero delle professionalità maturate in tanti anni e non certamente da tenere fuori la scuola”.
“C’è, inoltre, un problema di emergenza – conclude Simonetti - che riguarda la tutela dei precari, dalla scuola a tutti i settori, e che richiede interventi strutturali in grado di incidere sul sistema produttivo, rilanciando la competitività a partire dalla qualità e dal contenuto tecnologico, di sostenere la domanda attraverso l’incremento del reddito disponibile, di rafforzare le reti di protezione e gli ammortizzatori sociali, per estenderne l’utilizzo anche a quei lavoratori oggi tagliati fuori”.
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