martedì 31 marzo 2009

Pietro Ingrao: voterò per Rifondazione

Pietro Ingrao ha dichiarato all' Unità : «Non condivido numerose delle posizioni di Ferrero. Tuttavia ritengo che nell'attuale lotta politica sia essenziale la presenza a sinistra di un soggetto politico organizzato. Faccio qualche esempio: in Sinistra e Libertà ci sono tanti compagni che stimo e che mi hanno dato speranza. Penso però che quello che hanno da dire persone come Bertinotti, Vendola, Mussi e la Bandoli è meglio che lo dicano e facciano vivere operando dentro la struttura di un partito, di un soggetto politico "formato"».

lunedì 30 marzo 2009

PRC Matera: Frammartino nel CPN

La federazione provinciale del Prc di Matera in una nota “esprime soddisfazione per la nomina nel comitato politico nazionale del Prc del segretario di federazione Frammartino Ottavio.
Questo incarico – si legge nella nota - è il giusto riconoscimento a tutta la Federazione, per il buon lavoro svolto”. Soddisfazione viene espressa anche per “l’approvazione della lista che rappresenta un importante raggruppamento anticapitalista, comunista, socialista di sinistra, ambientalista e femminista in Italia e in Europa, che lavorerà – prosegue la nota - per un'uscita dalla crisi.
Certa fin da subito anche la collocazione europea dei deputati eletti nel gruppo del Gue/Ngl e nella Sinistra Europea, e cioè – conclude il Prc di Matera - all'opposizione delle politiche liberiste di Maastricht e di Lisbona che hanno prodotto l'attuale devastante crisi economica europea e mondiale , fatta di precarietà, sottrazione di diritti e salario e che mette anche in discussione le libertà”.

domenica 29 marzo 2009

Europee: una lista unitaria della sinistra anticapitalista.


Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se.

Oggi abbiamo presentato il simbolo e dato vita a una lista di sinistra, anticapitalista che unisce quattro forze politiche (Prc, Pdci, Socialismo 2000, Consumatori uniti) in una comune proposta politica per l'Europa.
Lo abbiamo fatto e continuereremo a farlo anche attraverso il contributo e le candidature di molti esponenti della sinistra, del mondo del lavoro e sindacale, del movimento femministra e ambientalista, del movimento lgbtq e pacifista. Questa lista, che lavora per un'uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economia, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà, rappresenterà un importante raggruppamento anticapitalista, comunista, socialista di sinistra, ambientalista in Italia e in Europa, e si ritrova intorno ai valori e ai simboli storici del movimento operaio italiano.

Chi vota la nostra lista saprà da subito dove andranno a sedere i nostri eletti e rappresentanti: nel gruppo del Gue/Ngl e nella Sinistra Europea, e cioè all'opposizione delle politiche liberiste di Maastricht e di Lisbona che hanno prodotto l'attuale devastante crisi economica europea e mondiale, politiche che vengono da molti anni votate e sostenute da tutti gli altri gruppi politici eletti in Europa, dai popolari ai socialisti passando per i liberali. Una vera "grande coalizione" liberista e antipopolare che vede e vedrà unite tutte quelle forze politiche che oggi fanno finta di contrapporsi in Italia, dalla Pdl di Fini e Berlusconi al Pd di Franceschini, passando per Di Pietro e Casini.

Chi vota la nostra lista invece vuole uscire da sinistra dalla crisi in Italia come in Europa da sinistra, tenendo assieme diritti sociali e diritti civili, chiedendo il pieno rispetto delle libertà dell'individuo nel campo sessuale come in quello etico insieme a un forte intervento pubblico in economia e alla nazionalizzazione delle banche, lottando per un'Europa libera, giusta e socialmente avanzata, ma anche per un'Europa neutrale e pacifista in politica estera, non asservita alle politiche della Nato, per una politica di pace e di democrazia.

Il nostro dunque non è un cartello elettorale ma una proposta politica precisa: riteniamo che si possa uscire dalla crisi, in Italia e in Europa, promuovendo più libertà e più eguaglianza, contro le politiche di un governo di destra che invece punta al totale e sfrenato liberismo e deregulation in economia ma che promuove politiche anti-liberali e totalitarie nel campo dei diritti civili.

A tal fine le quattro forze politiche che hanno dato vita a questa lista hanno deciso di riunirsi in un coordinamento che proseguirà anche dopo le elezioni.

Iniziativa Earth hour. Salandra a luci spente.

Salandra,28marzo2009 -Il Comune di Salandra, grazie alla sollecitazione del circolo PRC, ha aderito all'iniziativa del WWF per sansibilizzare cittadini e leaders mondiali sul tema delicato dei cambiamenti climatici. L'illuminazione pubblica dell'intero centro abitato si è spenta per un'ora: i compagni del circolo, gli attivisti della Fidas e numerosi giovani si sono riuniti in piazza San Rocco per tutta la durata dell'evento. Ringraziamo sentitamente: l'Amministrazione Comunale, il tecnico Tonino Lopergolo, il compagno Antonio Trolio, i giovani della Fidas e Walter Ferruzzi, presidente del circolo Honey Club.

venerdì 27 marzo 2009

Federalismo, Frammartino: sinistra lucana si mobiliti

"Il voto sul federalismo del parlamento è un “vergognoso” accordo bipartisan le cui conseguenze saranno patite principalmente dal Meridione del paese. Il disegno federalista fortemente voluta dalla Lega, rischia di spaccare ancora di più il Nord dal Sud del nostro Paese” nella logica che da ai ricchi togliendo ai poveri”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario provinciale materano del Prc, Ottavio Frammartino. “ Sia il voto favorevole del IDV che l’astensione del PD che non ha posto con chiarezza le sue ragioni, scegliendo la “più comoda” via dell’astensione, lo fanno per motivi di natura esclusivamente elettorale. Si baratta il Sud, quindi, per motivi di consenso. Dire di no a questo sistema federale, evidentemente, procura ai partiti- continua Frammartino - il timore di perdere il consenso di quegli elettori del Nord che, pur non riconoscendosi nella Lega di Bossi, sono favorevoli al sistema federale proposto perché porterà loro maggiori risorse al nord. Sotto la morsa di tale timore, i partiti perdono l’occasione per lavorare attorno ad un modello di federalismo, che diversamente da quello che sta prendendo forma, potrebbe veramente essere una opportunità per l’intero Paese. Le conseguenze anche per la nostra regione saranno gravi, per questo le forze della sinistra lucana superando ogni divisione , unitariamente devono sentirsi mobilitate per contrastare una legge che aumenterà la disuguaglianza fra nord e Sud e metterà in gioco il futuro del Mezzogiorno”.

Iniziativa Earth hour.

Al Sindaco del Comune di

S A L A N D R A

p.c. al Consiglio Comunale di

S A L A N D R A

Oggetto: iniziativa Earth hour (Ora della Terra).

Il circolo cittadino del Partito della Rifondazione Comunista, sostenendo l’iniziativa di sensibilizzazione contro i cambiamenti climatici promossa in tutto il mondo dal WWF

P R E M E S S O

che l’obiettivo primario di quest’iniziativa, di carattere puramente simbolico, è di lanciare un segnale di protesta ai “leader del Pianeta” per incentivare azioni concrete contro i mutamenti climatici;

che il WWF ha definito il 2009 “Anno del Clima”, ossia una tappa decisiva per spingere governi ed istituzioni a compiere le scelte giuste;

che l’Italia quest’anno ospita il G8 e il clima sarà un tema costante nell’agenda internazionale, fino alla Conferenza di Copenaghen, prevista nel mese di dicembre;

C O N S I D E R A T O

che ad oggi 64 paesi in tutto il mondo hanno già aderito all’iniziativa e il numero cresce ogni giorno di più;

che in Italia già numerose città parteciperanno spegnendo le luci dei maggiori monumenti ed edifici pubblici;

che in Basilicata hanno già dato adesione la Regione, la Provincia di Potenza ed i comuni di: Potenza, Matera, Roccanova, Melfi, Marsico Nuovo, S.Chirico Raparo, Paterno, Policoro, Bernalda, Rotonda, Moliterno;

che il problema dei cambiamenti climatici rappresenta una delle maggiori preoccupazioni dei popoli per il futuro del nostro Pianeta;

P R O P O N E

l’adesione convinta del Comune di Salandra attraverso lo spegnimento delle luci della piazza San Rocco e degli edifici monumentali, in data 28 marzo 2008, nella fascia oraria dalle 20,30 alle 21,30.


Distinti saluti.


Salandra,lì 27 marzo 2009

Il Segretario di Circolo

Nicola SAPONARA

mercoledì 25 marzo 2009

Sicurezza lavoro, Simonetti: respingere attacco del Governo

“I provvedimenti annunciati dal Governo sul tema della sicurezza rappresentano un attacco senza precedenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro e, al tempo stesso, un duro colpo all’efficacia della legge regionale approvata nei mesi scorsi per rafforzare la prevenzione degli infortuni”. E’ quanto dichiarato dalla presidente del gruppo regionale del Prc, Emilia Simonetti.

“Voglio sottolineare – continua Simonetti - che il Testo unico sulla sicurezza (legge 123 approvata il 3 agosto 2007) ha già dato buoni frutti: riduzione del numero di morti e incidenti, più controlli e pene pesanti e fattive nei confronti dei datori di lavoro che sfruttavano lavoro nero e non facevano rispettare le norme di sicurezza. Il Governo adesso, con il pretesto di correggere l’applicazione di alcune norme, secondo le anticipazioni dei giorni scorsi, invece, punta ad una vera e propria demolizione del provvedimento, specie per quanto riguarda le sanzioni nei confronti delle imprese, non solo pene e multe dimezzate, ma diventa più difficile la sospensione dell’attività. Il rischio riguarda la cancellazione del divieto di visita medica pre-assuntiva da parte dell’azienda, che negherebbe un diritto sacrosanto al lavoratore. Ancora, si vorrebbe annullare l’introduzione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rls) che dovrebbero seguire più aziende piccole che non ne possono avere uno interno, lasciandole praticamente senza controlli. Infine, si intende colpire l’estensione della bilateralità, il principio per cui la corretta attuazione delle norme tecniche e della buona prassi, costituisce una presunzione di conformità alla legge”.

“A mio parere – afferma Emilia Simonetti - basterebbero queste tre norme per rendere inefficiente l’intera struttura del provvedimento e, quindi, per tutte queste ragioni, occorre una vigilanza continua e costante perché, nonostante i risultati conseguiti, grazie alla lotta contro il lavoro nero, voluta dal governo Prodi, e alla nuova sensibilizzazione che si è prodotta, anche con il Testo unico, la battaglia contro gli infortuni e per l’integrità psicofisica dei lavoratori è ancora aperta. Di qui l’esigenza - conclude - di un monitoraggio sulla prima fase di attuazione della legge regionale e sul lavoro svolto dall’Osservatorio regionale, istituito già da qualche mese”.

Scuola, Frammartino: a rischio numerosi posti di lavoro

“A settembre prossimo, nelle scuole della Basilicata perderanno definitivamente il posto di lavoro centinaia di docenti, che dopo anni di precariato non avranno diritto nemmeno ad ammortizzatori sociali.
Allo stesso tempo, molti istituti scolastici non saranno in grado di garantire la proposta di offerta formativa, in termini qualitativi né quantitativi, richiesta dalle famiglie”.
E’ quanto afferma in una nota il segretario di Federazione del Prc di Matera, Ottavio Frammartino che aggiunge: “I provvedimenti approvati definitivamente dal Governo, assieme al regolamento sul personale non docente, disegnano una drammatica perdita di posti di lavoro e un taglio nei servizi la cui gravità non è stata finora sufficientemente colta. Tagli pesanti che intervengono pur in presenza della forte domanda di scuola che hanno espresso le famiglie Lucane, sia in qualità che in quantità.
Si creerà - aggiunge - ulteriore disoccupazione intellettuale soprattutto femminile, lavoratrici e lavoratori laureate che non troveranno più nella scuola una corrispondenza alle loro esigenze lavorative e difficilmente potranno trovare risposte occupazionali in una fase come l’attuale.

Al presidente De Filippo e al Consiglio regionale prosegue - chiediamo che si facciano promotori di un’azione politica per rimettere in discussione questi provvedimenti, essendo il diritto allo studio materia di competenza anche regionale attivandosi con il Governo per dare delle risposte alle domande delle famiglie e nello stesso tempo evitare che centinaia di lavoratori subiscano una drammatica fuoriuscita dalla scuola, senza alcuna copertura di ammortizzatori sociali. Noi del Prc – conclude Frammartino - in questi giorni saremo mobilitati per informare i cittadini del danno che questi tagli produrranno sia sulla qualità della scuola sia sul piano sociale, compileremo un elenco con i nominativi di quanti perderanno il posto di lavoro e lo consegneremo sia al presidente della Regione che ai nostri parlamentari, in modo che tutti si rendano conto che non si parla solo di numeri ma di persone e della loro vita”.

domenica 15 marzo 2009

"Rifondazione per la Sinistra" rilancia su lista e congresso PRC

Una relazione, 25 interventi, una discussione politica approfondita sulle prospettive del Prc e della sinistra come della crisi economico-sociale. Dall'assemblea nazionale dell'area "Rifondazione per la sinistra", svoltasi ieri al Centro Congressi di Via dei Frentani a Roma, esce un'agenda che indica passaggi e avanza proposte su tutti e tre i terreni, cercandone l'intreccio a partire dal rilancio della "bussola" che, a partire dalla relazione di Augusto Rocchi, viene rivendicata come la linea di continuità con gli stessi contenuti della mozione 2 dello scorso congresso di Chianciano. Pur se è Rocchi stesso, che reinterviene al termine del confronto politico dell'assemblea non per «conclusioni formali» e che viene scelto quale «portavoce nazionale» di qui alle europee, a dire che quel congresso drammatico ha segnato «un dibattito falsato»: non a caso con la formazione di una maggioranza «solo sulla base della lotta a chi voleva "sciogliere il partito"». Un quadro che ora sarebbe «superato dai fatti». Stante che l'area "Rifondazione per la sinistra", appunto, ribadisce che la scelta di restare nel Prc - scelta che rivendica raccolta «fra gli iscritti» da circa il 70 per cento dell'ex mozione Vendola - non è «tattica ma strategica». Perché come dice intervenendo Rosi Rinaldi, che modera l'assemblea, «se restare nel partito significa non rassegnarsi alla morte del processo d'innovazione, significa anche non accettare di sostituirlo con l'improvvisazione»: indicata nella scelta operata dal "Movimento per la sinistra" di contribuire ad una lista, quella con Sd Verdi e Socialisti, definita da altri interventi «in dissolvenza dentro una collocazione moderata».
Questi dunque gli assi su cui muove la discussione, generando le proposte dell'area: riaprire «un processo costituente della sinistra» ma «di carattere federativo», obiettivo «tanto più necessario» dopo le europee che si affrontano senza unità e che avrà «più forza» con un «successo della lista a partire dal simbolo del Prc-Sinistra europea», cioè con una presenza «alternativa» nella rappresentanza; e «dare vita ad un movimento di comitati di lotta contro la crisi». Con premesse politiche nette, però: per le elezioni, il vincolo del simbolo del partito, l'indicazione non solo del gruppo del Gue ma del Partito della sinistra europea e soprattutto l'«effettività dell'apertura delle liste ai movimenti, all'associazionismo, alle realtà di lavoro della sinistra sociale, ambientalista, femminista» - oltre al fatto che Rps ricandida Giusto Catania in un posto da capolista. E poi, passaggi conseguenti in prospettiva: un «patto di lavoro» (di eco bertinottiana) «di tutta la sinistra» da elaborare eleggendo a «sede comune» una o più tra le fondazioni di ricerca presenti, non necessariamente legate ai partiti; e dentro il Prc la richiesta di «avviare il percorso verso un congresso» che ridefinisca linea politica e rapporti interni ed esterni.
Non a caso l'assemblea serve anche a registrare le proposte nominali per le integrazioni nel Comitato politico nazionale necessarie dopo la «diaspora», che portano l'area al 31 per cento riconosciutole. Criteri: l'equilibrio di genere (oltre a 2 presenze per i Gc); e «la scelta effettuata dai territori» - da cui si forma anche il «coordinamento provvisorio» di portavoce e dove Rps ha 25 segretari di federazione e 4 regionali, ad oggi.

giovedì 12 marzo 2009

Provinciali Matera, PRC: "Primarie di programma"

“Il Prc della provincia di Matera, ha espresso con nettezza al tavolo regionale tenutosi ieri con tutte le forze di centrosinistra la propria posizione, partendo dalla richiesta di discontinuità con l’attuale esperienza amministrativa, ritenuta i del tutto inadeguata”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Ottavio Frammartino, segretario provinciale di Rifondazione comunista. “Sui nomi da indicare per la presidenza della Provincia di Matera – continua il rappresentante di Rifondazione comunista - riteniamo che questa va messa in relazione alla necessità di riaffermare il “vincolo” della questione morale”. Prc dice di aver proposto, tra l’altro, “una fase d’ascolto e di consultazione democratica “tra e con” i cittadini, utile non solo a recuperare e trasmettere all’esterno uno spirito unitario e autenticamente solidale tra le forze politiche del centrosinistra, ma soprattutto per ristabilire un contatto stretto tra queste ultime e gli elettori e i loro bisogni, coinvolgendoli direttamente nel confronto per la definizione delle linee programmatiche della coalizione”. In altre parole, “chiediamo le “primarie” di programma che si dovrebbero svolgere nel mese di aprile con iniziative nelle piazze, banchetti, assemblee in tutti i comuni, offrendo a chi vi partecipa non tanto le risultanze di quanto i partiti elaborano nelle rispettive segreterie, ma soprattutto l’opportunità di esprimersi”. Per Frammartino “occorre investire i cittadini della “responsabilità della scelta” e del “diritto di scelta” sulle migliori soluzioni ai problemi del territorio”.

sabato 7 marzo 2009

Provinciali Matera : PDCI e PRC insieme alle prossime elezioni.

Sottoscritto un accordo tra le segreterie Pdci e Prc per una lista comune per le prossime amministrative in Provincia di Matera. Lo rendono noto i segretari provinciali dei due partiti, Ottavio Frammartino e Francesco Mandile. "Le liste saranno aperte al contributo di tutte quei soggetti politici della sinistra anticapitalista , ambientalista e femminista. Lo sforzo ora è
di mettere i campo un programma che consenta l'uscita a sinistra dalla crisi, che metta al centro il nodo del rinnovamento della politica e della critica alla politica come attività separata, che crei un nuovo rapporto tra politica e società" . I due segretari, Frammartino e Mandile, ritengono che "il punto qualificante di questa lista ora debba essere l'apertura alle istanze sociali e di movimento, dai centri sociali alle associazioni di difesa dei consumatori le cui ragioni e istanze in questa crisi sono fortemente intrecciate a quelle dei lavoratori. Insieme alla sinistra "larga" bisogna lavorare su una piattaforma programmatica per la provincia , capace di dare risposte ai temi del lavoro e della formazione, della precarietà e della tutela ambientale. Alleanze e piattaforma programmatiche che saranno decise con un referendum da tenersi con tutti gli iscritti e con le associazioni e movimenti che aderiranno alla costruzione di questo processo unitario di sinistra non più rinviabile, e che non deve essere una sommatoria di sigle, ma un processo condiviso di programmi e idee".

venerdì 6 marzo 2009

Sondaggio Euromedia Research: PRC al 4,5%.

Riportiamo le intenzioni di voto degli italiani secondo l'ultimo sondaggio pubblicato da Euromedia Research e reso noto dal quotidiano "La Stampa" di oggi, alle pagine 10-11:

Popolo della Libertà 42%

Partito Democratico 22%

Lega Nord 10%

Rifondazione Comunista 4,5%

Com.It+ Verdi+ Socialisiti+ Sin.Dem 4,2%

Italia dei Valori 7,5%

UDC 5,9%

MPA 1,0%

Altri 2,9%


Il dato più eclatante risulta la crescita della Destra al governo che doppia un Partito Democratico in caduta libera. Unico dato lieto, il rafforzamento del PRC che, da solo, supera lo sbarramento del 4%. Va inoltre ricordato che alle Europee Rifondazione con molta probabilità presenterà liste uniche con i Comunisti Italiani ed altre associazioni e gruppi della diaspora comunista.

mercoledì 4 marzo 2009

Attivo di circolo: no ad ipotesi scissione

L’attivo di circolo, riunitosi in data 28 febbraio 2009, ha espresso con larga maggioranza l’intenzione di proseguire l’esperienza politica nel Partito della Rifondazione Comunista per la costruzione di una forte sinistra antagonista, ambientalista e capace di coniugare libertà ed uguaglianza in ogni rapporto sociale e civile.
Pur avendo sostenuto la mozione di “Rifondazione per la Sinistra” che più di tutte raccoglieva l’istanza di una nuova sinistra unita, non condividiamo l’ipotesi della scissione promossa da Vendola. Il percorso costituente di un nuovo soggetto politico, non può essere ridotto ad una sommatoria di partiti ma va praticato nei territori, attraverso strutture unitarie.
Considerato il continuo acuirsi di una crisi di lungo corso, riteniamo doveroso evitare lacerazioni e contrapposizioni nel movimento di opposizione alle politiche repressive del Governo Berlusconi. Occorre fare un salto di qualità nel conflitto sociale in atto, tendendo ad un coordinamento tra lavoratori, disoccupati, studenti e pensionati per rafforzare le iniziative di lotta nei luoghi di lavoro, contro il carovita e l’illegalità dilagante. Occorre rivendicare con forza il SALARIO SOCIALE per i disoccupati, per evitare una nuova guerra tra poveri.

Per questo motivo ci facciamo promotori a Salandra della costituzione di una grande CASA DELLA SINISTRA, aperta a tutti coloro intendano contribuire con le proprie idee e senza settarismi di qualsiasi genere, all’allargamento della lotta sociale.


Salandra, lì 2 marzo 2009