lunedì 30 agosto 2010

Scuola, Nardiello (Pdci): mobilitazione per i precari

“La scuola lucana che ha già perso nello scorso anno scolastico alcune centinaia di posti tra docenti e personale Ata non può permettersi di perderne altre centinaia con il nuovo anno scolastico. Ci aspettiamo pertanto un’iniziativa immediata e adeguata dell’Assessore alla F.P.-Lavoro-Cultura Mastrosimone”. E’ quanto sostiene Giacomo Nardiello, componente della segreteria regionale e della direzione nazionale del Pdci-FdS.
“Deve innanzitutto cambiare il rapporto tra Regione e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che in passato – sottolinea Nardiello – ha assunto atteggiamenti persino più oltranzisti della Gelmini, manifestando uno scarsissimo senso di rispetto dell’autonomia e delle prerogative della Regione sino a farsi protagonista di un autentico braccio di ferro e a ostacolare i programmi della Regione a favore dei precari. Per questo si tratta di raccogliere il “grido d’allarme” lanciato dall’assemblea dei precari della scuola promossa dalla Flc e dalla Cgil provinciale di Matera perchè è facile prevedere che sarà un autunno caldo per la scuola con le prime proteste già diffuse in varie regioni”.
Nel sottolineare che “dal 17 agosto scorso a Palermo tre precari (un docente, un assistente amministrativo e un collaboratore scolastico) sono al nono giorno di sciopero della fame”, l’esponente del Pdci evidenzia che “il numero dei precari della scuola che, anche dopo un decennio, dovranno dire addio all'incarico e allo stipendio non è ancora noto con precisione, ma si parla di 15-20 mila unità in meno rispetto allo scorso anno”.
“In Basilicata occorre riprendere la lotta dei precari e fare il punto con l’Assessore Mastrosimone – aggiunge Nardiello – sullo stato di attuazione delle azioni che il suo predecessore ha messo a punto attraverso il Programma denominato “Rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa scolastica”, con l’obiettivo di “recuperare” all’attività didattica, attraverso progetti specifici negli istituti superiori, la platea di precari che altrimenti finirebbero come i cassaintegrati delle fabbriche e occorre fare il punto sull’iter del piano di dimensionamento scolastico 2010-2011 che qualche strascico polemico ha lasciato alla fine della scorsa legislatura”.

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