“Il varo della nuova Giunta da parte di De Filippo non ha smentito il carattere di classe e di potere emerso dalla campagna elettorale e dalla composizione del Consiglio regionale. É un Governo dei potentati, quelli che hanno governato in questa regione negli ultimi 15 anni attraverso la formula del centrosinistra ma che in realtà, in questa regione, ha sempre rappresentato una sorta di continuità con i governi democristiani che li avevano preceduti”.
E’ questo il commento di Francesco Cirigliano, del Comitato politico federale del Prc di Potenza.
“I potentati - afferma - continueranno a governare questa regione nel pessimo modo in cui l'hanno sin qui governata: utilizzando la spesa pubblica per l'aggregazione del consenso, incoraggiando le scorribande di multinazionali predatrici di risorse, assentendo a quei padroni che vogliono utilizzare la crisi come strumento di ricatto o di riorganizzazione volta a peggiorare le condizioni di lavoro o a lasciare i lavoratori in mezzo alla strada, svendendo i beni comuni al più gradito offerente.
È di questo che ci parla la composizione della Giunta appena varata ed è in questo quadro che abbiamo la necessità – continua - e l'urgenza di costruire una forte opposizione politica e sociale, per rimettere al centro del dibattito una nuova stagione di diritti che vanno dal diritto al lavoro a quello di un reddito, dal diritto alla salute a quello della conservazione e valorizzazione del bene comune, dai diritti civili al diritto ad uno sviluppo rispettoso ed autocentrato dei territori. Una opposizione – conclude - in grado di dire: Basta”.
E’ questo il commento di Francesco Cirigliano, del Comitato politico federale del Prc di Potenza.
“I potentati - afferma - continueranno a governare questa regione nel pessimo modo in cui l'hanno sin qui governata: utilizzando la spesa pubblica per l'aggregazione del consenso, incoraggiando le scorribande di multinazionali predatrici di risorse, assentendo a quei padroni che vogliono utilizzare la crisi come strumento di ricatto o di riorganizzazione volta a peggiorare le condizioni di lavoro o a lasciare i lavoratori in mezzo alla strada, svendendo i beni comuni al più gradito offerente.
È di questo che ci parla la composizione della Giunta appena varata ed è in questo quadro che abbiamo la necessità – continua - e l'urgenza di costruire una forte opposizione politica e sociale, per rimettere al centro del dibattito una nuova stagione di diritti che vanno dal diritto al lavoro a quello di un reddito, dal diritto alla salute a quello della conservazione e valorizzazione del bene comune, dai diritti civili al diritto ad uno sviluppo rispettoso ed autocentrato dei territori. Una opposizione – conclude - in grado di dire: Basta”.
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