In queste ore, con un colpo di mano, degno di altra storia, vengono cancellati i diritti soggettivi, alla stampa libera e cooperativa e negato l’accesso ai programmi di approfondimento ai partiti che non abbiano già conseguito il quorum del 4%.
Contemporaneamente, un giornalista di Liberazione viene condannato per aver raccontato le aggressioni subite da tanti manifestanti a Genova nel 2001.
La misura è più che colma e testimonia, plasticamente, dello scempio che si fa dell’art. 21 della Costituzione, tanto nella parte in cui tutela il diritto ad essere informati quanto in quella sul diritto ad informare liberamente.
Il partito della rifondazione comunista, ha già espresso la propria adesione e vicinanza alla giusta protesta dell’USIGRAI, e sottolinea come in questo settore si allarghi sempre più allargandosi la fascia di lavoratrici e lavoratori precaria e priva di tutele come i “free lance”.
Parteciperemo alle diverse iniziative promosse dalla società civile, dai movimenti, dalle redazioni dei giornali perseguitati da questi provvedimenti, come ha fatto il Manifesto proponendo di salire sui tetti.
Contemporaneamente, un giornalista di Liberazione viene condannato per aver raccontato le aggressioni subite da tanti manifestanti a Genova nel 2001.
La misura è più che colma e testimonia, plasticamente, dello scempio che si fa dell’art. 21 della Costituzione, tanto nella parte in cui tutela il diritto ad essere informati quanto in quella sul diritto ad informare liberamente.
Il partito della rifondazione comunista, ha già espresso la propria adesione e vicinanza alla giusta protesta dell’USIGRAI, e sottolinea come in questo settore si allarghi sempre più allargandosi la fascia di lavoratrici e lavoratori precaria e priva di tutele come i “free lance”.
Parteciperemo alle diverse iniziative promosse dalla società civile, dai movimenti, dalle redazioni dei giornali perseguitati da questi provvedimenti, come ha fatto il Manifesto proponendo di salire sui tetti.
Noi fin da ora aderiamo, e saremo in tutte le città, sui tetti e nelle piazze, contro quella che Beppe Giulietti chiama, e giustamente, l’abitudine di ingrassare i percettori di utili derivanti da conflitti di interessi.
Ogni giorno, corti di pennivendoli osannano le gesta del Governo e del suo sommo rappresentante, ogni giorno il “silenzio stampa” sulla gravissima crisi economica e sulle sue ripercussioni soprattutto verso le lavoratrici e lavoratori, come le tante lotte e occupazioni stanno a dimostrare, insieme alle condizioni di vita e di persecuzione dei migranti, come le scuole verso le quali vige la legge del “taglione”.
Con questi provvedimenti, il PDL, la Lega , insieme al governo tutto, vogliono cancellare la realtà, arretrando a prima dello Statuto Albertino (1848) che già riconosceva la libertà di stampa.
Paolo Ferrero
Segretario nazionale PRC
Rosa Rinaldi
Segreteria naz. PRC
Responsabile comunicazione
Ogni giorno, corti di pennivendoli osannano le gesta del Governo e del suo sommo rappresentante, ogni giorno il “silenzio stampa” sulla gravissima crisi economica e sulle sue ripercussioni soprattutto verso le lavoratrici e lavoratori, come le tante lotte e occupazioni stanno a dimostrare, insieme alle condizioni di vita e di persecuzione dei migranti, come le scuole verso le quali vige la legge del “taglione”.
Con questi provvedimenti, il PDL, la Lega , insieme al governo tutto, vogliono cancellare la realtà, arretrando a prima dello Statuto Albertino (1848) che già riconosceva la libertà di stampa.
Paolo Ferrero
Segretario nazionale PRC
Rosa Rinaldi
Segreteria naz. PRC
Responsabile comunicazione
Nessun commento:
Posta un commento