La consigliera regionale, Emilia Simonetti, ha chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio regionale per dare seguito e sostegno all’iniziativa avviata dal Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Mauro Fiorentino. “L’obiettivo è quello, attraverso un largo contributo, di creare le migliori condizioni per mantenere intatte le prospettive di crescita e salvaguardare, al tempo stesso, gli standard di qualità della formazione dei giovani universitari”.
Secondo Emilia Simonetti, che ha partecipato all’incontro promosso nei giorni scorsi dal Rettore presso l’Ateneo, “in vista dell’Accordo di Programma che Regione, Ministero e Università sono chiamati a siglare, entro il mese di aprile prossimo, diventa necessario portare a termine il percorso individuato nell’incontro, evitando che la fase elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale possa determinare qualche battuta d’arresto. In pratica – evidenzia l’esponente del Prc – come ha giustamente sottolineato il Rettore, il finanziamento straordinario contenuto nella Finanziaria regionale 2010 (8,5 milioni di euro) in aggiunta all’incremento del finanziamento ordinario, rappresenta una risposta positiva della Regione ai tagli del Governo. Tagli sostenuti dai ministri Gelmini e Tremonti, che non possono lasciarci tranquilli per il futuro del nostro Ateneo; sono a rischio le facoltà di nuova istituzione, i corsi di lingue e alcuni corsi di specializzazione. Gli ulteriori tagli già annunciati dal Ministero alla Pubblica Istruzione e all’Università entro il 2012 avranno ripercussioni pesanti sugli organici dei professori, degli assistenti, dei ricercatori, dei tecnici e del personale amministrativo con conseguenze inevitabili sull’attività didattica”.
“Alla luce di questo – dice Simonetti – si rende necessario un adeguamento della strategia della Regione con il più ampio sostegno possibile. Si tratta di ‘salvare’ dalla scure di Gelmini le facoltà di recente istituzione e, contestualmente, di programmare azioni per rilanciare la ‘missione’ dell’Ateneo lucano con entrambe le sedi di Potenza e di Matera. Va sostenuta la migliore qualità possibile dell’offerta formativa affinchè nel panorama delle Università italiane, fortemente segnato da un’accentuata concorrenzialità, l’Ateneo della Basilicata abbia una sua specificità con un buon potere attrattivo verso i giovani. La ‘competizione’ con altre sedi universitarie si vince – a parere della presidente del gruppo regionale Prc – rafforzando anche la rete dei servizi, a partire da quello che oggi rappresenta l’anello più debole, l’inadeguatezza delle risposte alla domanda di residenzialità degli studenti. Spetta, inoltre, al Consiglio e alla Giunta individuare le forme di cooperazione scientifica tra Università e Centri di Ricerca che operano in regione (Centro Geodesia Spaziale di Matera, Cnr, Agrobios, Campus della Fiat), contando sulle risorse del PO FSE 2007-2013, per offrire ai giovani nuove e maggiori opportunità nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica”.
Secondo Emilia Simonetti, che ha partecipato all’incontro promosso nei giorni scorsi dal Rettore presso l’Ateneo, “in vista dell’Accordo di Programma che Regione, Ministero e Università sono chiamati a siglare, entro il mese di aprile prossimo, diventa necessario portare a termine il percorso individuato nell’incontro, evitando che la fase elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale possa determinare qualche battuta d’arresto. In pratica – evidenzia l’esponente del Prc – come ha giustamente sottolineato il Rettore, il finanziamento straordinario contenuto nella Finanziaria regionale 2010 (8,5 milioni di euro) in aggiunta all’incremento del finanziamento ordinario, rappresenta una risposta positiva della Regione ai tagli del Governo. Tagli sostenuti dai ministri Gelmini e Tremonti, che non possono lasciarci tranquilli per il futuro del nostro Ateneo; sono a rischio le facoltà di nuova istituzione, i corsi di lingue e alcuni corsi di specializzazione. Gli ulteriori tagli già annunciati dal Ministero alla Pubblica Istruzione e all’Università entro il 2012 avranno ripercussioni pesanti sugli organici dei professori, degli assistenti, dei ricercatori, dei tecnici e del personale amministrativo con conseguenze inevitabili sull’attività didattica”.
“Alla luce di questo – dice Simonetti – si rende necessario un adeguamento della strategia della Regione con il più ampio sostegno possibile. Si tratta di ‘salvare’ dalla scure di Gelmini le facoltà di recente istituzione e, contestualmente, di programmare azioni per rilanciare la ‘missione’ dell’Ateneo lucano con entrambe le sedi di Potenza e di Matera. Va sostenuta la migliore qualità possibile dell’offerta formativa affinchè nel panorama delle Università italiane, fortemente segnato da un’accentuata concorrenzialità, l’Ateneo della Basilicata abbia una sua specificità con un buon potere attrattivo verso i giovani. La ‘competizione’ con altre sedi universitarie si vince – a parere della presidente del gruppo regionale Prc – rafforzando anche la rete dei servizi, a partire da quello che oggi rappresenta l’anello più debole, l’inadeguatezza delle risposte alla domanda di residenzialità degli studenti. Spetta, inoltre, al Consiglio e alla Giunta individuare le forme di cooperazione scientifica tra Università e Centri di Ricerca che operano in regione (Centro Geodesia Spaziale di Matera, Cnr, Agrobios, Campus della Fiat), contando sulle risorse del PO FSE 2007-2013, per offrire ai giovani nuove e maggiori opportunità nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica”.
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