“Adesso che la banca d’affari americana Goldman Sachs ha classificato il giacimento di petrolio e gas di Tempa Rossa uno dei 280 progetti energetici più importanti del mondo, di cui solo 15 localizzati in Europa (14 nel Mare del Nord e quindi solo Tempa Rossa sulla terra ferma), sono destinate a crescere la consapevolezza di Regione e Comuni dell’area Sauro sul valore di una sempre più rilevante risorsa strategica e le aspettative delle comunità locali”. E quanto sostiene la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale Emilia Simonetti.
“Per quanto mi riguarda però – precisa – le cifre del business preventivate per la Total (50% del Programma Tempa Rossa), Shell (25%) ed Exxon Mobil (25%) non cambia il mio atteggiamento che è rivolto, da una parte, a garantire benefici reali e diretti alle popolazioni residenti nel comprensorio petrolifero da allargare, con modalità e strumenti in via di adeguamento al resto delle popolazioni della regione, e dall’altra a non concedere nulla alle società petrolifere sul piano dell’impatto ambientale e di salvaguardia del territorio. Gli scenari mondiali dell’energia derivante da petrolio e gas, sostengono gli economisti americani, risentiranno nel futuro anche della produzione di Tempa Rossa, quasi a voler accreditare una tesi, non nuova e particolarmente cara ai petrolieri, che è meglio dare mano libera all’attività di estrazione e ricerca di idrocarburi da estendere ad ogni angolo di territorio lucano e, come del resto sta accadendo, persino al litorale ionico – meta pontino”.
“E’ invece il momento – dice Simonetti – di smontare il ‘ricatto’ per far valere il punto di vista delle popolazioni interessate che, proprio come quelle dell’Uganda che in questi giorni hanno detto no all’ingresso di multinazionali del petrolio senza garanzie, vogliono convivere con i pozzi del Sauro, il Centro Oli di Corleto che sarà realizzato, proprio come in Val d’Agri con il Centro Oli di Viggiano, anteponendo i diritti alla salute e alla salvaguardia delle risorse del territorio ad ogni nuovo programma estrattivo. Il modello di eco-sviluppo che immaginiamo per la Basilicata dei prossimi anni e che ci vede presente da sempre alle iniziative a fianco della mobilitazione di comitati e organismi popolari – conclude l’esponente del Prc – non può prescindere da come si affronteranno questi temi”.
“Per quanto mi riguarda però – precisa – le cifre del business preventivate per la Total (50% del Programma Tempa Rossa), Shell (25%) ed Exxon Mobil (25%) non cambia il mio atteggiamento che è rivolto, da una parte, a garantire benefici reali e diretti alle popolazioni residenti nel comprensorio petrolifero da allargare, con modalità e strumenti in via di adeguamento al resto delle popolazioni della regione, e dall’altra a non concedere nulla alle società petrolifere sul piano dell’impatto ambientale e di salvaguardia del territorio. Gli scenari mondiali dell’energia derivante da petrolio e gas, sostengono gli economisti americani, risentiranno nel futuro anche della produzione di Tempa Rossa, quasi a voler accreditare una tesi, non nuova e particolarmente cara ai petrolieri, che è meglio dare mano libera all’attività di estrazione e ricerca di idrocarburi da estendere ad ogni angolo di territorio lucano e, come del resto sta accadendo, persino al litorale ionico – meta pontino”.
“E’ invece il momento – dice Simonetti – di smontare il ‘ricatto’ per far valere il punto di vista delle popolazioni interessate che, proprio come quelle dell’Uganda che in questi giorni hanno detto no all’ingresso di multinazionali del petrolio senza garanzie, vogliono convivere con i pozzi del Sauro, il Centro Oli di Corleto che sarà realizzato, proprio come in Val d’Agri con il Centro Oli di Viggiano, anteponendo i diritti alla salute e alla salvaguardia delle risorse del territorio ad ogni nuovo programma estrattivo. Il modello di eco-sviluppo che immaginiamo per la Basilicata dei prossimi anni e che ci vede presente da sempre alle iniziative a fianco della mobilitazione di comitati e organismi popolari – conclude l’esponente del Prc – non può prescindere da come si affronteranno questi temi”.
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