“Lo spostamento dell’asse del centrosinistra verso il centro, come sembrerebbe profilarsi in vista delle elezioni regionali della primavera prossima, in attesa di chiarimenti sulle alleanze e sul programma, impone alla sinistra di accelerare il processo politico della federazione”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello sottolineando “il messaggio che il Pdci ha voluto lanciare in occasione della conferenza stampa di fine anno, da una parte al popolo della sinistra perché sostenga ed incoraggi il progetto della federazione e dall’altra al Pd perché prima di sottoscrivere accordi e patti con nuovi alleati di centro ne discuta con la sinistra evitando di farci trovare di fronte a fatti compiuti”.
“La federazione della sinistra – dice Nardiello - non è un semplice cartello elettorale, ma non è nemmeno il partito unico. La federazione della sinistra, però, potrà essere il luogo, se ne saremo capaci, in cui praticare e lavorare alla realizzazione dell’unità dei comunisti. Nella consapevolezza che la stessa scelta del simbolo, con il suo inequivocabile significato, agevolerà questo processo. La federazione della sinistra rappresenta perciò l’apripista per nuovi ed interessanti orizzonti che, con tempi e modalità adeguati, segnerà il cammino della sinistra italiana, dei comunisti in primo luogo, per i prossimi decenni. La federazione della sinistra è una scommessa politica che vale la pena vivere e sui cui vale la pena contare, dal momento che senza una vera sinistra e senza i comunisti non c’è prospettiva alcuna di progresso per i lavoratori e i ceti sociali più deboli”.
“Siamo perciò fortemente impegnati – conclude Nardiello - in un percorso importante, colmo di speranze, ma sicuramente non breve e nemmeno agevole. Un processo unitario, che a mio giudizio, va perseguito con forza e determinazione. Perché necessario, perché utile e perché ce lo chiede la nostra gente, il popolo rosso. Un popolo che ha una propria identità, una propria storia ed anche un progetto per il futuro. La scadenza elettorale ravvicinata ci carica di una nuova responsabilità perché senza una sinistra unita e forte la maggioranza risentirà solo dell’influenza centrista e moderata e i bisogni popolari e quelli sociali avranno più difficoltà ad affermarsi nel governo della Regione”.
“La federazione della sinistra – dice Nardiello - non è un semplice cartello elettorale, ma non è nemmeno il partito unico. La federazione della sinistra, però, potrà essere il luogo, se ne saremo capaci, in cui praticare e lavorare alla realizzazione dell’unità dei comunisti. Nella consapevolezza che la stessa scelta del simbolo, con il suo inequivocabile significato, agevolerà questo processo. La federazione della sinistra rappresenta perciò l’apripista per nuovi ed interessanti orizzonti che, con tempi e modalità adeguati, segnerà il cammino della sinistra italiana, dei comunisti in primo luogo, per i prossimi decenni. La federazione della sinistra è una scommessa politica che vale la pena vivere e sui cui vale la pena contare, dal momento che senza una vera sinistra e senza i comunisti non c’è prospettiva alcuna di progresso per i lavoratori e i ceti sociali più deboli”.
“Siamo perciò fortemente impegnati – conclude Nardiello - in un percorso importante, colmo di speranze, ma sicuramente non breve e nemmeno agevole. Un processo unitario, che a mio giudizio, va perseguito con forza e determinazione. Perché necessario, perché utile e perché ce lo chiede la nostra gente, il popolo rosso. Un popolo che ha una propria identità, una propria storia ed anche un progetto per il futuro. La scadenza elettorale ravvicinata ci carica di una nuova responsabilità perché senza una sinistra unita e forte la maggioranza risentirà solo dell’influenza centrista e moderata e i bisogni popolari e quelli sociali avranno più difficoltà ad affermarsi nel governo della Regione”.
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