giovedì 26 novembre 2009

Diritto allo studio e Ardsu: il Prc chiede trasparenza

“Un giorno si è a favore del diritto allo studio, il giorno dopo si lasciano gli studenti a dormire in piazza sotto una tenda canadese: è questo che la classe dirigente lucana – quella che occupa le poltrone della massima istituzione regionale – mette in atto. Se non ci fosse da piangere ci sentiremmo catapultati all'interno di un teatro dell'assurdo o in una commedia pirandelliana in cui si può essere 'uno, nessuno e centomila'. Ancora una storia di sfratti in questa famosa e fumosa cittadina: ad essere stati 'sfrattati' sono studenti universitari che, a causa dell'incuria in cui versavano le abitazioni di rione Francioso loro assegnate dall'Ardsu – presenza di topi – sono stati buttati fuori. Incuria, perchè di questo parliamo quando parliamo della presenza di topi... incuria del patrimonio immobiliare pubblico ma anche delle condizioni di salute – che senza se e senza ma dovrebbero essere garantite – di giovani studenti e studentesse. Incuria, a dispetto dei milioni di euro spesi annualmente da quell'ente preposto, tra l'altro, proprio alla tutela dello abitare degli studenti”.E’ quanto afferma in un comunicato la segreteria regionale di Rifondazione Comunista.
“Non va meglio – prosegue la nota - quando quell'ente prova a tracciare la soluzione, perchè – come hanno denunciato gli stessi studenti – gli appartamenti presi in affitto dall'Ardsu in via della Pineta in realtà risultano essere non idonei, in quanto trattasi di strutture la cui destinazione d'uso è quella di 'uffici'. Abbiamo oggi più che mai la necessità di conoscere fino in fondo il poco trasparente operato dell'Ardsu e della sua Presidenta Anna Fulgione. Così poco trasparente che la Regione Basilicata – a cui l'ente deve rispondere – sembra abbia istituito una commissione d'inchiesta della quale poco si sa. È arrivato il momento di scoprire le carte: siano resi innanzitutto pubbliche tanto la costituzione di quella commissione quanto le sue conclusioni. Così come si renda immediatamente pubblica l'intera attività condotta dall'Ardsu in questi anni. I silenzi non sono oltre tollerabili, come non è tollerabile la permanenza alla presidenza della dr.ssa Fulgione”.
È arrivato il momento, per la Giunta e per il Consiglio regionali, - sottolinea la segreteria regionale del Prc - di rompere il silenzio che gravita intorno ad un ente che si è, negli anni, trasformato da ente di diritti ad ente di affari. Si commissari individuando figure esterne alle commistioni politico-affaristiche che da troppi anni si aggirano intorno alla pubblica amministrazione e si decida, una volta per tutte, se si vuole stare con quella parte di popolazione che, tra mille disagi, prova ad innalzare la propria formazione culturale, o se si sta con chi pensa che il pubblico sia una facile strada verso l'affarismo e il particolarismo. E, soprattutto, siano date immediate risposte a quegli studenti che a oggi sono senza residenza”.

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