Al termine dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tenutosi ieri i dirigenti del Ministero hanno proposto una “ipotesi conclusiva” della vertenza Lasme chiedendo che nelle prossime 72 ore il Sindacato dia la risposta pena il ritiro del Ministero dalla possibilità di esercitare la mediazione tra le parti.
La Proposta si articola in 3 punti: Ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria per “cessazione attività”; Nuova società con 70-75 dipendenti per produrre fuori dal sito Lasme; Apertura tavolo Reindustrializzazione del sito.
E’ quanto comunica la Fiom Cgil.
La delegazione Fiom Cgil (nazionale, regionale e Rsu) ha risposto al Ministero che valuta tale richiesta “Inadeguata in quanto si tratta del licenziamento di oltre 100 lavoratori; Tasferisce le commesse Fiat da Melfi a Chiavari; La reindustrializzazione senza il coinvolgimento della Fiat di fatto è improponibile.
La Fiom – prosegue il sindacato - illustrerà ai lavoratori, nell’assemblea che si terrà domani alle 10,00 la posizione espressa al Ministero su tutti i risvolti che tale proposta include al fine di poter definire, con il mandato dei lavoratori, i necessari interventi di miglioramento per rendere la proposta adeguata alla salvaguardia del diritto al lavoro per i 174 lavoratori della Lasme di Melfi”.
La Proposta si articola in 3 punti: Ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria per “cessazione attività”; Nuova società con 70-75 dipendenti per produrre fuori dal sito Lasme; Apertura tavolo Reindustrializzazione del sito.
E’ quanto comunica la Fiom Cgil.
La delegazione Fiom Cgil (nazionale, regionale e Rsu) ha risposto al Ministero che valuta tale richiesta “Inadeguata in quanto si tratta del licenziamento di oltre 100 lavoratori; Tasferisce le commesse Fiat da Melfi a Chiavari; La reindustrializzazione senza il coinvolgimento della Fiat di fatto è improponibile.
La Fiom – prosegue il sindacato - illustrerà ai lavoratori, nell’assemblea che si terrà domani alle 10,00 la posizione espressa al Ministero su tutti i risvolti che tale proposta include al fine di poter definire, con il mandato dei lavoratori, i necessari interventi di miglioramento per rendere la proposta adeguata alla salvaguardia del diritto al lavoro per i 174 lavoratori della Lasme di Melfi”.
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