Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se.
I dati sulla povertà diffusi oggi dalla Caritas italiana confermano che siamo in una fase di crisi economica e sociale senza precedenti, dal dopoguerra ad oggi. Una fase in cui aumentano drammaticamente le persone e le famiglie povere e quelle a rischio povertà. Una fase in cui un Governo irresponsabile non fa nulla per invertire tale tendenza allarmante, limitandosi al contrario ad elargire elemosina con la social card e a rimpinguare le casse delle banche.
Per noi le famiglie non sono "in salita", come recita il titolo del rapporto presentato oggi dalla Caritas insieme alla Fondazione Zancan, ma in un vero e proprio precipizio, causato da salari e pensioni bassi, mancanza di servizi sociali adeguati, soprattutto al Sud, ulteriormente smantellati dai tagli pesanti dello stesso Governo alle Politiche sociali. Per combattere la povertà, sia assoluta che relativa, è necessario avviare una reale ridistribuzione del reddito e del benessere attraverso l’istituzione del salario sociale, il blocco dei licenziamenti, l’aumento di salari e pensioni, il superamento della precarietà, il rafforzamento del sistema dei servizi sociali finalizzato a ridare centralità alla persona e a favorirne l’inclusione sociale.
I dati sulla povertà diffusi oggi dalla Caritas italiana confermano che siamo in una fase di crisi economica e sociale senza precedenti, dal dopoguerra ad oggi. Una fase in cui aumentano drammaticamente le persone e le famiglie povere e quelle a rischio povertà. Una fase in cui un Governo irresponsabile non fa nulla per invertire tale tendenza allarmante, limitandosi al contrario ad elargire elemosina con la social card e a rimpinguare le casse delle banche.
Per noi le famiglie non sono "in salita", come recita il titolo del rapporto presentato oggi dalla Caritas insieme alla Fondazione Zancan, ma in un vero e proprio precipizio, causato da salari e pensioni bassi, mancanza di servizi sociali adeguati, soprattutto al Sud, ulteriormente smantellati dai tagli pesanti dello stesso Governo alle Politiche sociali. Per combattere la povertà, sia assoluta che relativa, è necessario avviare una reale ridistribuzione del reddito e del benessere attraverso l’istituzione del salario sociale, il blocco dei licenziamenti, l’aumento di salari e pensioni, il superamento della precarietà, il rafforzamento del sistema dei servizi sociali finalizzato a ridare centralità alla persona e a favorirne l’inclusione sociale.
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