sabato 11 luglio 2009

Immigrati, ricostruzione del Corriere del 9.7 su posizione Prc comune di Rovigo è operazione di discredito grottesca e offensiva di una scelta chiara

Dichiarazione del Partito della Rifondazione comunista - lettera aperta al Corriere della Sera

L'articolo uscito oggi sul Corriere della Sera a pagina 21, il cui titolo è "La sinistra di Rovigo paga gli immigrati che se ne vanno. L'assessore di Rifondazione: il patto è che non tornino", contiene profonde e documentabili inesattezze ed errori.

In termini generali, il tentativo di voler far passare l'assessore di Rifondazione Comunista al Comune di Rovigo Giovanna Pineda come una pedissequa emulatrice dei ben più famosi "sceriffi" veneti è francamente grottesco, oltre che offensivo.

I fatti dicono che una decina di immigrati si sono rivolti all'amministrazione comunale chiedendo un aiuto per ritornare al loro Paese e ottenendo un contributo di 4000 euro, ovvero più o meno i soldi del viaggio di ritorno. Un provvedimento già assunto in situazioni simili da moltissime amministrazioni locali.

Vedere dietro questo episodio una sorta di cedimento alla cultura d'ordine e xenofoba della Lega è ridicolo.

L'assessore del Prc del capoluogo polesano Giovanna Pineda è nota per la sua militanza proprio nelle reti antirazziste e il suo impegno è riconosciuto da tutte le associazioni dei migranti. Nei suoi confronti, dunque, è stata messa in atto solo un'operazione di discredito.

Il Partito della Rifondazione Comunista è da sempre impegnato nelle iniziative di lotta a fianco dei lavoratori migranti e contro la cultura d'odio seminata a piene mani dalla destra razzista nel Veneto.

Un impegno che intendiamo mantenere con coerenza, noncuranti delle provocazioni a mezzo stampa.

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