Quando ero ministro della solidarietà sociale, ogni volta che dicevo qualcosa di buon senso sulle droghe venivo descritto come un ministro che voleva arrivare alla droga libera dall'opposizione come da molti media nazionali. Oggi leggo le dichiarazioni di Antonio Maria Costa, presidente dell'Unodoc, che aprono la strada ad una diversa strategia d'intervento alternativa sulle droghe dopo un secolo di politiche di persecuzione contro i consumatori. Dichiarazioni queste che arrivano quasi in concomitanza con quelle del presidente degli Stati Uniti Obama che, per quanto riguarda l'Afghanistan, parla apertamente di una strategia alternativa sulle coltivazioni di oppio distinguendo tra piccoli coltivatori e narcotrafficanti. Mi pare di capire che solo in Italia si continui a difendere, sulle droghe, un'impostazione ideologica repressiva, proibizionista e punitiva verso i consumatori, politica che non trova più spazio nel dibattito politico e scentifico internazionale. Spero solo che ora qualcuno abbia la cortesia di comunicarlo al ministro Giovanardi.
venerdì 26 giugno 2009
Ferrero: droghe, Obama e l'Onu parlano di politiche alternative sulle droghe, solo Giovanardi sulla via della repressione
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se
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Politiche sociali,
PRC nazionale
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