Il giorno 8 ottobre scorso, si è svolta a Salandra la prima iniziativa pubblica promossa dal nuovo Coordinamento Prc della Collina Materana. Un appuntamento interessante, organizzato con lo scopo di preparare sul territorio la grande mobilitazione nazionale indetta dalla Fiom per il 16 ottobre a Roma. A presiedere l’assemblea, nella “Sala dell’affresco” del Municipio, il consigliere Prc di Salandra Nicola Saponara, il portavoce del Coordinamento Giovanni Rivecca, il segretario regionale Italo Di Sabato e il segretario generale Filcem Cgil di Matera Fernando Mega.
Partendo dalla considerazione del fallimento di un sistema economico ultraliberista, in cui lo Stato apparentemente viene tagliato fuori ma nel contempo provvede ad elargire ingenti dosi di denaro pubblico per salvaguardare gli interessi di istituti bancari e colossi industriali, gli interventi dei relatori hanno rimarcato la necessità di una risposta di popolo, generalizzata e unificata, per contrastare il tentativo in atto di scaricare i costi della crisi sulle spalle dei lavoratori.
Il padronato, cavalcando l’onda della paura della recessione e della disoccupazione imperversante, sta infierendo pesantemente sui diritti essenziali dei lavoratori, mandando in deroga qualsiasi garanzia sindacale, dal pagamento della malattia all’aumento dei carichi di lavoro, dalla precarietà alla contrazione dei salari. Nel contempo provvede a demolire il fronte della lotta, innescando abilmente una guerra tra poveri, a tutto vantaggio del profitto senza produttività. Le azioni della Fiat a Pomigliano e Melfi reppresentano l’apice di questo modus operandi.
A fare sponda alle aspettative degli speculatori, i silenzi e le connivenze di un Governo nazionale impegnato a tempo pieno nella precarizzazione delle nostre vite attraverso l’offensiva contro l’istruzione pubblica e il diritto alla salute. A corredare il disegno, l’annientamento della spesa sociale che la Commissione europea sta attuando con l’irrigidimento dei parametri di Maastricht. Tali provvedimenti non potranno far altro che diminuire ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie, acuendo una crisi sistemica lunga e dagli sviluppi incerti. La risposta della sinistra passa dalla ripresa del conflitto nei luoghi di lavoro, attraverso le vertenze e la mutualità.
Volgendo lo sguardo all’area Valbasento, la preoccupante esplosione degli ammortizzatori sociali, unita allo smarrimento delle giovani generazioni in cerca di prima occupazione, consegnano un quadro clinico critico.
Dagli interventi è emersa la necessità di rimettere al centro dell’agenda politica il lavoro, di contrastare i tentativi di depauperamento del territorio, di individuare gli investimenti sani per dare respiro all’occupazione, mostrando maggiore attenzione al settore agricolo e alle energie rinnovabili.
Nicola SAPONARA
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