"Sono convinto che se ci fosse stata una sinistra più forte e comunque una rappresentanza della sinistra comunista uguale a quella della scorsa legislatura questa Giunta di tecnici-imprenditori non sarebbe mai nata". A dirlo è Giacomo Nardiello, già capogruppo del Pdci-FdS in Consiglio regionale e componente della direzione regionale del partito. "E' una giunta eccessivamente sbilanciata verso l'imprenditoria dal momento che - sostiene Nardiello - non si può sottovalutare che tre assessori su sei provengono da asociazioni ed organismi dell'economia e del mondo produttivo, mentre è del tutto assente la sinistra. E allora perché non scegliere un operaio-assessore? Tra l'altro non ci risulta che Martorano abbia mai spiegato le sue posizioni politiche dopo i tentativi tutt'altro che fantasiosi di strategia comune con il centrodestra. Il risultato diventa un salto nel buio perché i tecnici-imprenditori senza un'intesa politica non garantiscono l'attuazione del programma al quale abbiamo contribuito e che ha consentito la rielezione di De Filippo. Del tutto incomprensibile - aggiunge l'esponente del Pdci - l'esclusione della sinistra che comunque, tra Pdci-Prc, Sel e Psi - tocca l'11 per cento, una quota di consensi essenziali per sconfiggere il centrodestra. C'è il rischio di annacquare le politiche sociali, l'impegno verso le categorie più deboli, l'attività a favore dei piccoli comuni e degli operai per ampliare l'attenzione verso le imprese. Un rischio che dobbiamo sventare riorganizzando la nostra presenza sul territorio, riattivando strumenti di partecipazione popolare e di controllo perché il programma non si tocca. Un avvertimento a De Filippo: se mostrasse qualche cedimento sulle politiche sociali – conclude - ne dovrà rendere conto agli elettori. Noi saremo la "sentinella” popolare".
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