venerdì 5 marzo 2010
G8, lavori blindati: “Noi, esclusi a priori”
Il gruppo "interna": procedure anoname, perchè le proposte dovevano essere inviate al capo della Protezione Civile?
di ERMINIA DELLA FRATTINA
Il racconto comincia con una lettera raccomandata e tante e-mail, spedite da un gruppo friulano degli arredamenti per interni all’“attenzione del dottor Bertolaso, commissario delegato per il grande evento vertice G8”. L’obiettivo del gruppo Interna di Tavagnacco (Udine), leader mondiale nelle forniture di arredi per alberghi di lusso, è partecipare alla gara d’appalto per l’allestimento degli interni dell’ex Ospedale militare della Maddalena, da riconvertire in albergo a cinque stelle in occasione del G8 2009.
"Volevamo partecipare alla fornitura degli arredi" spiega infatti Diego Travan, avvocato e imprenditore friulano a capo di Interna group, 50 dipendenti, 20 milioni di fatturato e un indotto di oltre mille addetti. "Siamo una delle prime dieci aziende al mondo nel nostro settore per ordini e produzione – prosegue Travan, che dal quartier generale di Tavagnacco sottolinea la scelta di produrre esclusivamente made in Italy – abbiamo anche la certificazione etica che è molto difficile da ottenere, e nelle gare internazionali è di solito una qualità che ci fa ottenere dei punti in più". Già, le certificazioni: Qualità , ambientale ed etica. Il gruppo infatti è da sempre sensibile alle tematiche della responsabilità sociale d’impresa.
I clienti? Bmw, Daimler-Chrysler, Volkswagen, Siemens, Intercontinental Hotels Group, Hyatt International, Ritz Carlton, Four Seasons, Radisson Sas, Sheraton, Marriott, Hilton, Le Meridien... Insomma non mancava niente per provare a partecipare alla gara di assegnazione dell’appalto della Maddalena. Così Travan ha cominciato a inviare e-mail e raccomandate alla direzione della Protezione civile. "Mi hanno detto di specificare: all’attenzione personale di Guido Bertolaso. Già questo lo trovo assurdo, partecipiamo a bandi di gara ovunque e le procedure sono completamente diverse. C’è una gara di prequalifica dove si scelgono una decina, al massimo una ventina di aziende con i requisiti migliori, e per quelle si procede ad allestire la gara vera e propria".
Con questo procedimento il gruppo friulano si è appena aggiudicato un contratto per arredare l’Armani hotel di Dubai nella torre più alta del pianeta, 850 metri. "In questo momento è il progetto internazionale più importante al mondo” si legge in una delle tante mail inviate alla Protezione civile. Rimasta però senza risposta come tutte le altre. A un certo punto però si apre uno spiraglio. “Dalla Protezione civile ci dissero di aver ricevuto i nostri cataloghi e di aver inoltrato il nostro nominativo alla stazione appaltante Balducci, fornendoci i numeri telefonici da chiamare. Iniziammo a telefonare insistentemente, ma sempre senza esito”.
Nei cataloghi del gruppo friulano c’è la documentazione di tutti gli appalti ottenuti nel mondo, e dei lavori eseguiti. Si va dall’Hotel Ritz Carlton a Wolfsburg in Germania, per un investimento complessivo di 450 milioni di euro, committente Volkswagen, al Bmw Welt di Monaco di Baviera, committente Bmw, 500 milioni di euro l’investimento. All’Hilton di Atene, sede ufficiale del Comitato olimpico per le Olimpiadi 2004, all’intero allestimento del Ritz Carlton Doha sede ufficiale del WTO del 2001. Un curriculum di tutto rispetto, ma alla Protezione civile torna il silenzio.
“Ci hanno ignorato prima e dopo l’invio del catalogo” dice Travan. A un certo punto qualcuno risponde. “Ci hanno comunicato all’improvviso non che era stata fatta una gara, ma che le opere erano già state appaltate. Alla richiesta di spiegazioni hanno farfugliato qualcosa, e hanno messo giù”. Il resto è storia. "Io appartengo al consiglio provinciale per il Pd – conclude Travan – ma in questa storia la politica non c’entra. Se fosse stato il governo Prodi a comportarsi così, sarei indignato comunque. È una questione di trasparenza, in nessun altro paese le gare avvengono, anzi non avvengono in questo modo. Alla fine delle suddette gare all’estero poi si informano tutti i partecipanti su chi ha vinto e chi ha perso e per quali ragioni. Vorrei ricordare che Bertolaso ha detto a Matrix di aver dato riscontro a tutte le aziende che si sono proposte per i lavori del G8 alla Maddalena, il che non sembra essere assolutamente vero almeno nel nostro caso: ho prove sufficienti per confermare che non ci hanno mai scritto o detto nulla".
da Il Fatto Quotidiano - 5 marzo 2010
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