da Liberazione, 14 gennaio 2010, pag. 4
di Stefano Galieni
Oltre un'ora di colloquio ieri, nella sede del Pd, fra il segretario Per Luigi Bersani e una delegazione della Federazione della Sinistra con il suo portavoce temporaneo Paolo Ferrero.
Un momento di interlocuzione sulle regionali, non risolutivo data anche la grande confusione che sembra regnare soprattutto nel Partito Democratico. Ferrero ha definito il colloquio cordiale e ha rappresentato le istanze principali della Federazione: " Nelle regioni in cui gli accordi non sono ancora stati definiti si tratta- ha spiegato- di orientare in maniera chiara il profilo programmatico per verificare la possibilità di stringere alleanze in grado di battere le destre. Per noi il contrasto alla crisi attraverso un intervento pubblico, il rifiuto delle privatizzazioni a cominciare da acqua e sanità, la salvaguardia del lavoro e dell'ambiente contrastando le scelte nucleari del governo nazionale costituiscono una pregiudiziale". La questione delle candidature si intreccia secondo il segretario del Prc con i nodi programmatici, evidenziando come non vi siano preclusioni su un partito piuttosto che un altro quanto paletti su quello che una eventuale coalizione intende realizzare. Ferrero ha poi detto la sua sulle regioni più "calde": " In Puglia, stante questa situazione, appoggeremo il governatore uscente Nichi Vendola, in Campania chiediamo una netta discontinuità con la passata amministrazione che ha gravi responsabilità. Aspettiamo comunque risposte più chiare dal Pd in tali contesti".
Nel Lazio l'intenzione del Pd è quella di favorire la candidatura di Emma Bonino, Luigi Neri (Sinistra Ecologia e Libertà) sembra orientato a fare un passo indietro rispetto alla propria candidatura per convergere sull'esponente radicale, anche se lo strumento delle primarie viene ancora considerato il più idoneo. Richieste nette di confronto programmatico sulle questioni sociali, che più dividono la sinistra dai radicali, sono giunte tanto dall'assessora Alessandra Tibaldi(Sel), quanto da Stefano Pedica, segretario regionale dell'Idv. Proprio per capire se esistono o meno possibilità di coinvolgimento della Federazione della Sinistra in tale processo, Emma Bonino ha chiamato ieri Paolo Ferrero per definire rapidamente un incontro che potrebbe avvenire già oggi o comunque in settimana. Ferrero ha chiaramente già enunciato quelli che sono gli elementi problematici verso la candidatura Bonino, soprattutto per quanto riguarda l'intero pacchetto delle questioni sociali di competenza regionale. L'incontro dovrebbe portare al chiarimento auspicato. Sel, per bocca del consigliere provinciale di Roma Gianluca Peciola, chiede che l'intera sinistra appoggi la candidata e anche dal Pdci Emanuela Palermi ha espresso apprezzamenti per la candidatura di "una donna coraggiosa e pulita". Solo nei prossimi giorni, dopo che si saranno tenuti i vari incontri e dopo le assemblee regionali del Pd, il quadro potrebbe essere più definito e, per quanto riguarda la Regione Lazio, molto dipenderà dalla volontà del Pd e di Emma Bonino di accettare un programma compatibile con le proposte avanzate dalla Federazione. Intanto, come primo segnale negativo delle intenzioni del Partito democratico è da segnalare la scelta operata dal proprio candidato Penati di chiudere rispetto ad ogni ipotesi di alleanza con la Federazione della Sinistra in Lombardia. "E' il primo regalo fatto dal Pd a Berlusconi- denuncia Ferrero- Con questa scelta è infatti evidente che l'attuale governatore Formigoni vincerà, con distacco, le elezioni. Una scelta grave che contraddice radicalmente la necessità di cambiare la politica in Lombardia". Secondo il portavoce della Federazione, a questo punto gli elettori di sinistra in quella regione potranno solo scegliere se votare la lista a cui darà vita la Federazione o chi ha sancito la vittoria di Formigoni. Ragion per cui la Federazione rivolge una domanda all'Italia dei valori ma soprattutto a Sinistra Ecologia e Libertà. Si condividono le scelte di Penati o si intende lavorare per costruire un'alternativa a queste destre?
Un quadro chiuso in Lombardia e in altre regioni ma ancora in movimento in altre. Forse anche per questo il segretario del Pd, all'uscita dell'incontro con la delegazione della Federazione- erano presenti anche Cesare Salvi(Socialismo 2000), Rosa Rinaldi (Prc), Orazio Licandro e Alessandro Pignatiello(Pdci)- non ha voluto rilasciare dichiarazioni e se ne è andato via, scuro in volto.
di Stefano Galieni
Oltre un'ora di colloquio ieri, nella sede del Pd, fra il segretario Per Luigi Bersani e una delegazione della Federazione della Sinistra con il suo portavoce temporaneo Paolo Ferrero.
Un momento di interlocuzione sulle regionali, non risolutivo data anche la grande confusione che sembra regnare soprattutto nel Partito Democratico. Ferrero ha definito il colloquio cordiale e ha rappresentato le istanze principali della Federazione: " Nelle regioni in cui gli accordi non sono ancora stati definiti si tratta- ha spiegato- di orientare in maniera chiara il profilo programmatico per verificare la possibilità di stringere alleanze in grado di battere le destre. Per noi il contrasto alla crisi attraverso un intervento pubblico, il rifiuto delle privatizzazioni a cominciare da acqua e sanità, la salvaguardia del lavoro e dell'ambiente contrastando le scelte nucleari del governo nazionale costituiscono una pregiudiziale". La questione delle candidature si intreccia secondo il segretario del Prc con i nodi programmatici, evidenziando come non vi siano preclusioni su un partito piuttosto che un altro quanto paletti su quello che una eventuale coalizione intende realizzare. Ferrero ha poi detto la sua sulle regioni più "calde": " In Puglia, stante questa situazione, appoggeremo il governatore uscente Nichi Vendola, in Campania chiediamo una netta discontinuità con la passata amministrazione che ha gravi responsabilità. Aspettiamo comunque risposte più chiare dal Pd in tali contesti".
Nel Lazio l'intenzione del Pd è quella di favorire la candidatura di Emma Bonino, Luigi Neri (Sinistra Ecologia e Libertà) sembra orientato a fare un passo indietro rispetto alla propria candidatura per convergere sull'esponente radicale, anche se lo strumento delle primarie viene ancora considerato il più idoneo. Richieste nette di confronto programmatico sulle questioni sociali, che più dividono la sinistra dai radicali, sono giunte tanto dall'assessora Alessandra Tibaldi(Sel), quanto da Stefano Pedica, segretario regionale dell'Idv. Proprio per capire se esistono o meno possibilità di coinvolgimento della Federazione della Sinistra in tale processo, Emma Bonino ha chiamato ieri Paolo Ferrero per definire rapidamente un incontro che potrebbe avvenire già oggi o comunque in settimana. Ferrero ha chiaramente già enunciato quelli che sono gli elementi problematici verso la candidatura Bonino, soprattutto per quanto riguarda l'intero pacchetto delle questioni sociali di competenza regionale. L'incontro dovrebbe portare al chiarimento auspicato. Sel, per bocca del consigliere provinciale di Roma Gianluca Peciola, chiede che l'intera sinistra appoggi la candidata e anche dal Pdci Emanuela Palermi ha espresso apprezzamenti per la candidatura di "una donna coraggiosa e pulita". Solo nei prossimi giorni, dopo che si saranno tenuti i vari incontri e dopo le assemblee regionali del Pd, il quadro potrebbe essere più definito e, per quanto riguarda la Regione Lazio, molto dipenderà dalla volontà del Pd e di Emma Bonino di accettare un programma compatibile con le proposte avanzate dalla Federazione. Intanto, come primo segnale negativo delle intenzioni del Partito democratico è da segnalare la scelta operata dal proprio candidato Penati di chiudere rispetto ad ogni ipotesi di alleanza con la Federazione della Sinistra in Lombardia. "E' il primo regalo fatto dal Pd a Berlusconi- denuncia Ferrero- Con questa scelta è infatti evidente che l'attuale governatore Formigoni vincerà, con distacco, le elezioni. Una scelta grave che contraddice radicalmente la necessità di cambiare la politica in Lombardia". Secondo il portavoce della Federazione, a questo punto gli elettori di sinistra in quella regione potranno solo scegliere se votare la lista a cui darà vita la Federazione o chi ha sancito la vittoria di Formigoni. Ragion per cui la Federazione rivolge una domanda all'Italia dei valori ma soprattutto a Sinistra Ecologia e Libertà. Si condividono le scelte di Penati o si intende lavorare per costruire un'alternativa a queste destre?
Un quadro chiuso in Lombardia e in altre regioni ma ancora in movimento in altre. Forse anche per questo il segretario del Pd, all'uscita dell'incontro con la delegazione della Federazione- erano presenti anche Cesare Salvi(Socialismo 2000), Rosa Rinaldi (Prc), Orazio Licandro e Alessandro Pignatiello(Pdci)- non ha voluto rilasciare dichiarazioni e se ne è andato via, scuro in volto.
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