“L'accordo firmato tra la Lasme, pezzi di sindacato subalterno, vertici della Regione Basilicata, Confindustria e Ministero dello sviluppo economico scrive una triste pagina a danno delle lavoratrici e dei lavoratori della Lasme2 di Melfi”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario provinciale di Potenza del Prc, Francesco Cirigliano. “Con quell'accordo, firmato nonostante esso fosse stato letteralmente bocciato da una democratica assemblea svolta dalle stesse lavoratrici e dagli stessi lavoratori, si sancisce di fatto il trasferimento delle produzioni degli alzacristalli per la Grande Punto da Melfi a Chiavari, la chiusura e la vendita dello stabilimento Lasme (costruito con i soldi pubblici), la fantomatica apertura di una nuova azienda di cui si conosce solo l’intento di una richiesta di nuovi soldi pubblici per impiegare nella migliore delle ipotesi il 50 per cento dei dipendenti e anticipazioni salariali con soldi già dovuti ai lavoratori.
Ma quello che è peggio sono le dinamiche cha hanno agito dietro alla firma di questo massacro. Dietro alla firma ha agito il trasversalismo che da troppo tempo opera in Basilicata tra un centro destra e un centro sinistra sempre più vicini e sempre più tesi a scaricare i costi della crisi su chi la crisi l'ha già abbondantemente pagata”.
Ma quello che è peggio sono le dinamiche cha hanno agito dietro alla firma di questo massacro. Dietro alla firma ha agito il trasversalismo che da troppo tempo opera in Basilicata tra un centro destra e un centro sinistra sempre più vicini e sempre più tesi a scaricare i costi della crisi su chi la crisi l'ha già abbondantemente pagata”.
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