sabato 7 novembre 2009

Perchè quel Crocifisso deve stare lì

dal blog del nostro amico SMXWORLD : http://smxworld.blogspot.com/

Sono sempre stato in prima linea nel difendere la Laicità dello Stato. Nonostante questo però sono convinto che la sentenza arrivata dalla Corte Europea sia ingiusta. Sono convinto che il Crocifisso debba rimanere lì dov'è.
Tralasciando quei tipici "occhio per occhio dente per dente" del tipo "se noi togliamo il crocifisso loro devono togliere il burqa" vorrei soffermarmi su un altro aspetto: è vero che l'Italia è uno Stato Laico ma è altrettanto vero e innegabile che il crocifisso nelle scuole fa parte della cultura e delle radici del vecchio stivale.
Sono convinto che l'integrazione sia fondamentale per una serie di motivi. In particolare, citando una vecchia canzone degli Articolo 31, "il terreno su cui ogni giorno camminiamo noi non lo possediamo, lo occupiamo e non è italiano africano. E' un dono che è stato fatto ad ogni essere umano". Per questa ragione odio le frasi del tipo: "devono starsene a casa loro".
Torniamo al crocifisso. Mi viene da ridere a sentir dire che "offende di chi è di altre religioni". Ma dai, è come dire che un musulmano che passa davanti a una chiesa si offende alla vista della stessa. O che un cristiano si offende se passa davanti ad una moschea. Ma non scherziamo per favore.
Il mio pensiero è racchiuso magnificamente nelle parole di un editoriale di Marco Travaglio che riporto: "Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli."
Vorrei sottolineare soprattutto l'ultimo passaggio: "Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli". Qui si fonda il fulcro del mio discorso. Oltre alla convinzione che il crocifisso vada difeso in quanto parte delle nostre radici mi chiedo: come può questo simbolo offedere e far male? Lascio da parte l'aspetto religioso (in quanto i non-cristiani non credono che Gesù Cristo sia morto e risorto) e vorrei soffermarmi sulla persona. Quel crocifisso rappresenta un uomo che ha predicato l'uguaglianza. Il Re come il più umile dei servi.
Ecco, se parliamo di integrazione fra popoli, di accettarsi, di non essere razzisti, credo che il crocifisso sia il miglior simbolo che possa rappresentare queste idee.

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