venerdì 17 luglio 2009

Aborto, con la mozione approvata alla Camera, un altro attacco fondamentalista all'autodeterminazione delle donne

Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se, e di Erminia Emprin, Direzione nazionale del Prc-Se

La mozione con la quale la Camera dei deputati ha impegnato il governo a proporre all’Onu una mozione che affermi il diritto delle donne a non essere costrette ad abortire e che omette di riconoscere, nello stesso tempo, il principio di autodeterminazione e la responsabilità femminile sulla nascita, è l’ennesima espressione di un fondamentalismo patriarcale che pretende di ricondurre e mantenere le donne in uno stato di minorità morale e giuridica - ha dichiarato Erminia Emprin.

E questo vale tanto più nel contesto italiano, in cui prevenzione e contraccezione sono storicamente un tabù e domani si avvia, nel Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, la discussione sull’ immissione in commercio della Ru486, il farmaco per l’interruzione di gravidanza attualmente in uso in tutti i paesi della Comunità Europea ad eccezione del l’Irlanda, del Portogallo e dell’Italia.

L’astensione del Pd e dell’Idv è dunque un preoccupante segnale di regressione sul terreno delle relazioni tra donne e uomini nel nostro paese e di subalternità nei confronti della destra e delle gerarchie vaticane.

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